Belpietro, licenziati 16 giornalisti: redazione dichiara 5 giorni di sciopero - Affaritaliani.it

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Belpietro, licenziati 16 giornalisti: redazione dichiara 5 giorni di sciopero

L'editore della Stileitalia Edizioni al centro della bufera. A casa anche 3 grafici. Si mobilitano i sindacati

Stile Italia Edizioni, sciopero immediato contro i licenziamenti. Alg e Fnsi al fianco dei giornalisti: “Chiediamo l’intervento delle istituzioni”

Come riporta Primaonline, la Federazione nazionale della Stampa e l’Associazione Lombarda Giornalisti sono a fianco delle colleghe e dei colleghi di Stile Italia Edizioni in sciopero per 5 giorni a partire da oggi per protestare contro l’annunciato licenziamento collettivo di 16 colleghi (più tre colleghi grafici editoriali). Il sindacato ha portato avanti fino ad oggi la battaglia al tavolo nazionale e poi davanti alla Regione Lombardia per scongiurare i licenziamenti ma da parte dell’azienda non si vede un reale sforzo per salvaguardare l’occupazione e cercare di rilanciare le riviste. 

“Con questi tagli inaccettabili – afferma Anna Del Freo, segretaria aggiunta Fnsi e vicepresidente Alg – si renderà anche impossibile un vero progetto che garantisca il futuro dei giornali e dei loro siti. Chiediamo alle istituzioni di intervenire per evitare questa operazione, contraria, a nostro avviso, anche al Contratto nazionale di lavoro, che vieta il ricorso ai service per licenziare e prevede l’utilizzo degli ammortizzatori di settore”.

Il Comunicato sindacale del CdR di Stile Italia Edizioni

Le giornaliste e i giornalisti di Tustyle, Sale&Pepe, Cucina Moderna, Confidenze e Starbene, testate della società Stile Italia edizioni che fa capo a Maurizio Belpietro, hanno indetto uno sciopero di 5 giorni per protestare contro il licenziamento collettivo di 19 colleghi – di cui 16 giornalisti – annunciato circa due mesi fa dall’azienda.

Il Cdr e le rappresentanze sindacali hanno cercato in ogni modo di scongiurare i licenziamenti proponendo soluzioni alternative, ma nonostante i tentativi fatti e le proposte venute dalla parte sindacale, Stile Italia non ha dimostrato finora una reale intenzione di risolvere in modo non traumatico il problema. L’azienda non ha preso in considerazione l’utilizzo degli ammortizzatori sociali di settore né politiche serie di incentivo all’esodo. Parte dei licenziamenti, inoltre, dovrebbero avvenire per esternalizzare il lavoro, in violazione di quanto previsto dal contratto collettivo giornalistico.

 

 

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