Cecilia Sala, chi è la giornalista arrestata in Iran: dai podcast con Chora Media, ai reportages in Ucraina, Venezuela e... - Affaritaliani.it

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Cecilia Sala, chi è la giornalista arrestata in Iran: dai podcast con Chora Media, ai reportages in Ucraina, Venezuela e...

La collaboratrice de il Foglio è stata fermata il 19 dicembre dalle autorità di polizia di Teheran

di redazione

Cecilia Sala, chi è la giornalista fermata a Teheran: in passato ha seguito le crisi in Venezuela e Cile oltre alla caduta di Kabul nelle mani dei talebani

Cecilia Sala è stata arrestata in Iran. Giornalista freelance 29enne collabora con il Foglio ed è autrice e voce del podcast Stories di Chora Media. Ha pubblicato diversi reportage su L’Espresso, Vanity Fair e Wired e ha seguito sul campo la crisi in Venezuela, le proteste in Cile e la caduta di Kabul nelle mani dei talebani ad agosto 2021 e la guerra in Ucraina.

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Tra le sue pubblicazioni, 'Polvere. Il caso Marta Russo' (Mondadori) scritto insieme a Chiara Lalli e 'L'incendio. Reportage su una generazione tra Iran, Ucraina e Afghanistan' (Mondadori). In precedenza ha lavorato nelle redazioni di 'Vice' e 'Servizio Pubblico'.

La giornalista Cecilia Sala arrestata in Iran. Chora Media: "In isolamento nel carcere di Evin da una settimana"

La giornalista italiana Cecilia Sala è stata arrestata a Teheran lo scorso 19 dicembre. Ora si trova da una settimana "in una cella di isolamento" del carcere di Evin, "dove vengono tenuti i dissidenti". Lo riferisce Chora Media, la Podcast company italiana per la quale la giornalista realizza il podcast quotidiano "Stories", sottolineando che "il motivo del suo arresto non è ancora stato formalizzato".

Cecilia Sala, che lavora anche per Il Foglio, era partita da Roma per l'Iran il 12 dicembre con "regolare visto giornalistico e le tutele di una giornalista in trasferta", precisa Chora Media, sottolineando che Sala aveva fatto una serie di interviste e realizzato tre puntate del podcast "Stories". Il suo rientro a Roma era previsto per il 20 dicembre, ma la mattina del 19, dopo uno scambio di messaggi, il suo telefono è diventato muto.

Chora Media evidenzia come, conoscendo l'estrema puntualità di Cecilia Sala nell'inviare le registrazioni, sia subito scattato l'allarme e "insieme al suo compagno, il giornalista del Post Daniele Ranieri, abbiamo allertato l'Unità di Crisi della Farnesina". Sono stati anche chiamati i suoi contatti iraniani, ma nessuno sapeva dove fosse finita. La mattina di venerdì non si è imbarcata sul volo di ritorno e poche ore più tardi Cecilia Sala ha chiamato sua madre e le ha detto che era stata arrestata, portata in carcere e che aveva avuto il permesso di fare una breve telefonata  e che sta "bene", ma "serve fare in fretta", prosegue la Podcast company italiana, secondo la quale da quel momento è "cominciata l'attività delle autorità italiane, in cui riponiamo tutta la nostra fiducia e con cui siamo in costante contatto per capire cosa sia successo e per riportarla a casa".