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Medicina
“Ciao”. Fondazione Amplifon connette e digitalizza 150 Rsa per anziani
Villaggio Amico 

Recuperare il senso di comunità delle RSA, attraverso la digitalizzazione e la connessione delle strutture, per riportare il ruolo dell’anziano al centro della società attiva: sono questi gli obiettivi principali del progetto Ciao!, l’iniziativa dedicata alle RSA italiane ideata e promossa da Fondazione Amplifon Onlus, la fondazione aziendale del Gruppo Amplifon nata all’inizio del 2020 per favorire l’inclusione sociale delle persone più fragili.

 

Il progetto - del quale è Ambasciatrice l’attrice Cristiana Capotondi - è stato presentato oggi, a Milano, con un evento dedicato presso l’Auditorium Amplifon. L’iniziativa prevede l’installazione - in una rete di residenze per anziani Non Profit ubicate su tutto il territorio nazionale, selezionate in collaborazione con Uneba, Unione Nazionale Istituzioni e Iniziative di Assistenza Sociale - di sistemi interattivi di video-connessione di alta qualità e definizione che rispondono direttamente alle esigenze e alle abitudini delle comunità di anziani ospiti delle diverse strutture, interrotte o sospese durante gli ultimi mesi di emergenza pandemica.

 

Grazie a sistemi di video-connessione da 23”, 75” e 85” acquistati grazie al supporto di Samsung Electronics Italia, le residenze potranno ripristinare momenti di condivisione - come gruppi di preghiera, lettura giornali o incontro con volontari e scolaresche - e agevolare lo svolgimento di servizi utili, dai consulti medici ad eventuali impegni amministrativi o burocratici, recuperando lo spirito di unione e riportando gli ospiti ad essere protagonisti attivi della loro quotidianità, facendoli sentire nuovamente coinvolti nella vita della loro comunità.

 

Allo stesso tempo, i sistemi di video-connessione - che si baseranno su tecnologie e servizi sviluppati in partnership con Cisco e Durante - verranno utilizzati anche per veicolare contenuti originali e ricreativi. Tra questi, ad esempio, una serie di otto concerti di musica classica - concepiti e dedicati esclusivamente per le comunità di RSA parte del progetto - promossi in collaborazione con LaFil - Filarmonica di Milano, così come un programma di recupero della consapevolezza fisica attraverso due lezioni settimanali di ginnastica Yoga sviluppate da MondoYoga.

 

L’iniziativa Ciao! - che da oggi è già realtà in 50 strutture per anziani in tutta Italia, tra Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Marche, Puglia, Toscana, Veneto e Sicilia - sarà progressivamente estesa ad altre RSA nazionali, per arrivare a 150 residenze coinvolte entro 12 mesi.

 

Una diffusione capillare, per creare un network connesso di strutture per anziani, ancora oggi tra i luoghi più colpiti dagli impatti sociali della pandemia, per i quali il progetto vuole rappresentare una risposta concreta e “attiva”.

 

L’emergenza sanitaria - con le sue conseguenze di isolamento e distanziamento sociali - ha, infatti, contribuito in maniera determinante all’intuizione del progetto Ciao!, con una prima fase di sperimentazione in 10 RSA dell’area milanese, voluta proprio per superare le distanze e l’allontanamento imposti dalla pandemia e riavvicinare gli ospiti delle RSA ai propri cari.

 

Oltre all’efficienza dell’aspetto tecnologico nel recuperare le relazioni con le famiglie o i principali punti di riferimento della quotidianità, il test pilota - chiamato EccoMI! e realizzato in collaborazione con il Comune di Milano nella seconda metà del 2020 - ha dimostrato come gli anziani residenti delle RSA diventino, una volta formati e coinvolti nell’utilizzo delle nuove tecnologie, dei veri appassionati di tecnologia, in quanto comprendono in prima persona il forte impatto positivo e le grandi potenzialità che l’innovazione può avere sugli ambiti relazionali anche in contesti - come le RSA – ritenuti tradizionalmente poco o scarsamente digitalizzati.

 

“Siamo particolarmente orgogliosi di poter presentare, oggi, un progetto così ambizioso come Ciao!”, sottolinea Susan Carol Holland, Presidente di Fondazione Amplifon. “Riportare le RSA italiane al centro del dialogo intergenerazionale significa riconoscere negli ospiti di queste comunità una risorsa preziosa, un patrimonio umano di sensibilità e un riferimento sociale del quale avere cura”, aggiunge Susan Carol Holland.

 

“Con questo progetto abbiamo voluto rispondere a un bisogno della comunità in un momento estremamente critico come quello che abbiamo vissuto durante il primo lockdown. Ciao! crea un ponte tecnologico per digitalizzare in maniera concreta le RSA promuovendo un collegamento tra il loro interno e l’esterno grazie ad una tecnologia abilitante di altissima qualità. Oggi il progetto cresce e dalla dimensione locale passa a quella nazionale” - commenta Maria Cristina Ferradini, Consigliere Delegato di Fondazione Amplifon.

 

"Partecipare al progetto Ciao!” - dichiara Franco Massi, presidente di Uneba nazionale - “permette alle strutture per anziani non profit Uneba un doppio salto di qualità, sia nelle videocomunicazioni degli anziani con i propri cari - che diventano assai più simili a dialoghi faccia a faccia - sia nel rendere possibile incontri di gruppo a distanza dedicati ai nostri anziani, a partire dai concerti che terrà LaFil-Filarmonica di Milano. Da parte di Uneba un particolare ringraziamento a Fondazione Amplifon e a tutti i partner del progetto per avere scelto di schierarsi, assieme a noi, dalla parte degli anziani più fragili", dichiara Franco Massi.

 

“Una iniziativa come Ciao! rappresenta un progetto molto importante non solo per le sue potenzialità di sviluppo, bensì perché può contribuire a promuovere una vera e propria moral suasion culturale per un segmento – come quello della cosiddetta silver economy – estremamente rilevante nella nostra società”, sottolinea Gianmario VeronaMagnifico Rettore dell’Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano. “Per sostenere attivamente il terzo settore, infatti, è essenziale organizzarsi anche con la collaborazione del privato per fornire servizi facilmente replicabili e scalabili, soprattutto in un Paese che – come l’Italia – soffre di un problema strutturale di invecchiamento”, conclude Verona. 

 

“La storia del progetto Ciao! è un chiaro esempio di quello che accade quando la tecnologia viene messa a disposizione in modo accessibile e semplice a tutti: nascono nuove opportunità e si raggiungono nuovi obiettivi che migliorano la qualità della vita. Nel soddisfare l’esigenza primaria di creare un canale di comunicazione con le famiglie nel momento dell’emergenza sanitaria, è stato possibile sperimentare le potenzialità del digitale, si sono sviluppate competenze e collaborazioni che ora si sviluppano in modo nuovo, e mettono le persone al centro di una rete di relazione e di possibilità più ricche. Siamo molto orgogliosi di sostenere questa iniziativa”, commenta Agostino SantoniCisco Sud Europa Vice President.

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