Ram a Fieracavalli 2025: alleanza con Scuderia 1918 - Affaritaliani.it

Auto e Motori

Ultimo aggiornamento: 06:25

Ram a Fieracavalli 2025: alleanza con Scuderia 1918

Dal 6 al 9 novembre a Verona, Ram debutta nel mondo equestre: main partner di Fieracavalli e Title Sponsor del Padiglione 8, con un’alleanza strategica con Scuderia 1918.

Di Eugenio Perego

Per Ram inizia una nuova stagione, fatta di polvere d’arena, precisione e rispetto per il cavallo.

La partnership con Fieracavalli e con Scuderia 1918 avvicina due universi che vivono di performance, metodo e dedizione: quello dei pick-up nati per lavorare duro e quello degli sport equestri, dove ogni dettaglio si traduce in risultato. Il palcoscenico ideale è Veronafiere, che dal 6 al 9 novembre ospita Fieracavalli 2025, unica tappa italiana della Longines FEI Jumping World Cup™ e punto di riferimento internazionale per appassionati e professionisti. Qui Ram sarà main partner della manifestazione e Title Sponsor del Padiglione 8, il cuore agonistico dove va in scena la Coppa del Mondo: un segnale di presenza forte in un evento capace ogni anno di richiamare oltre 140.000 visitatori e più di 700 aziende espositrici.

L’intesa con Scuderia 1918 alza l’asticella. Il team, attivo ai massimi livelli delle discipline olimpiche, ha costruito una cultura dell’eccellenza che parte dal benessere del cavallo e si estende alla ricerca e sviluppo su metodi e tecnologie. È la stessa logica che guida Ram nel progettare veicoli con potenza, efficienza e comfort senza compromessi. Nei prossimi mesi, i pick-up del marchio supporteranno gli spostamenti tra scuderie e campi gara, trasformando la logistica in un vantaggio competitivo: capacità di traino elevata, trazione e controllo anche fuori dall’asfalto, stabilità con rimorchio e dotazioni pensate per chi lavora, dal cassone modulare agli assistenti alla guida.

Il mondo equestre europeo cresce e chiede soluzioni affidabili. Parliamo di un settore dal valore stimato in oltre 100 miliardi di euro e circa 400.000 posti di lavoro equivalenti a tempo pieno, con una filiera che spazia dallo sportall’allevamento, dalle corse al tempo libero*. È un’economia che vive di prossimità e competenze, spesso in aree dove le opportunità non abbondano, e che per funzionare ha bisogno di una logistica robusta: trasportare cavalli, attrezzature, mangimi e personale, affrontare trasferte lunghe, raggiungere terreni impervi o aree di servizio congestionate. Qui il DNA di Ram trova un terreno naturale: un marchio che ha fatto della combinazione tra utilità da “workhorse” e raffinatezza di lifestyle la propria cifra stilistica.

Dentro e fuori dal recinto gara, la differenza la fanno i dettagli. Le cabine spaziose e rifinite elevano la qualità del tempo tra un warm-up e l’altro; i sistemi di infotainment e connettività velocizzano le comunicazioni con groom e tecnici; i vani di carico tra i più ampi del segmento ospitano selle, stivali, giacche, attrezzi e tutto ciò che serve nelle giornate di gara. Quando si esce dai viali di Veronafiere e si entra nel quotidiano di una scuderia, la promessa resta la stessa: qualsiasi sfida, nulla ferma Ram. Ed è proprio questa sintesi  robustezza e comfort, sicurezza e stile – a rendere i pick-up del brand alleati naturali di cavalieri e staff.

Anche l’immaginario conta. Il Padiglione 8  Ram diventa un simbolo che unisce tribune e paddock, raccontando una vicinanza che non è solo sponsor, ma visione condivisa. Per i giovani che affollano le gradinate e sognano il salto perfetto, per gli operatori che lavorano dietro le quinte, per chi vede nel cavallo un compagno e non uno strumento, la presenza di Ram parla di affidabilità, servizio e rispetto. È un patto: mettere tecnologia e ingegneria al servizio di una disciplina che vive di sensibilità e precisione.

A Verona, le luci della Longines FEI Jumping World Cup™ accendono un racconto che va oltre il risultato sportivo. Con Fieracavalli come crocevia e Scuderia 1918 come compagna di viaggio, Ram inaugura una relazione destinata a durare, fatta di progetti concreti e di presenze sul campo. Tra il rumore dei ferri sul terreno e il silenzio teso prima dell’ingresso in percorso, la firma del brand americano si intreccia con la tradizione equestre italiana. È l’inizio di un dialogo in cui prestazione, benessere e funzionalità marciano alla stessa andatura. E, a giudicare dall’energia che si respira già ora, il traguardo è solo il primo ostacolo superato.

*Stime settoriali su dati di associazioni europee e FEI.