(Adnkronos) - "Il governo- sottolinea Leone - ci sta lavorando, c'è un tavolo apposito, sulle regole d'ingaggio tra i nuovi soggetti che diventeranno prevalenti rispetto al finanziamento e all'investimento sulle opere cinematografiche e seriali, documentarie e d'animazione. Se è vero che la Rai, come Mediaset e Sky, è sempre stata rispettosa di regole d'ingaggio congrue ed eque, è anche vero che altrettanto non possiamo rilevare nei confronti dei grandi streamers internazionali che tengono a comprimere i diritti che restano in mano ai produttori, non riconoscono la limitazione temporale dei diritti e rischiano di colonizzare in qualche modo negativamente il loro ruolo nel nostro Paese". Per Leone lo scenario da qui ai prossimi tre anni sarà caratterizzato dalla crescita "sempre di più della fruizione a livello di piattaforma, cresceranno gli investimenti. Solo per dare alcuni numeri, si investono circa 500 milioni di euro soltanto nella serialità televisiva mentre invece l'investimento complessivo dell'intero mondo dell'audiovisivo è di circa 1 miliardo e 300 milioni di euro". Per quanto riguarda i "500 milioni di euro per la serialità, i principali players erano fino a poco tempo fa i canali tradizionali Rai, Mediaset e Sky. Oggi sempre di più si stanno affiancando loro, e tra qualche anno li supereranno ,le piattaforme", ha concluso.
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