(Adnkronos) - Fontana, racconta, non ha mai pensato 'chi me l'ha fatto fare'. "Magari mi sono detto 'che sfortuna che ho avuto', ma la voglia di reazione, la voglia di fare e di cercare di dare una mano a chi soffriva non mi ha mai fatto pensare di non essere presente. Sono entrato in battaglia e voglio continuare a combatterla", sottolinea. Secondo il governatore, "le somme si tireranno alla fine, quando le cose saranno più chiare e si potrà valutare cosa è stato giusto e cosa sbagliato. Per capire gli errori bisognerà aspettare la fine della pandemia. La Lombardia è stata colpita come poche parti nel mondo, forse Bruxelles, New York e Madrid. Ciononostante la nostra comunità non si è mai persa d'animo". All'inizio, argomenta, "avevamo pochi mezzi e non sapevamo di cosa ci dovessimo dotare. Non mi ritengo esente da responsabilità: ho commesso tanti errori, come giustificazione adduco questa emergenza improvvisa. A posteriori è facile ricostruire e individuare ma viverla dall'interno è stato diverso".
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