Sassari, 24 set. (Adnkronos) - "Non possiamo capire la complessa vicenda di Cossiga se non ricordiamo il contesto", gli anni Sessanta e Settanta, caratterizzati da "grandi trasformazioni e grandi riforme", ma anche dal "terrorismo eversivo" e dallo "stragismo assassino". Lo ha sottolineato il senatore Luigi Zanda, intervenendo al convegno organizzato dall'Università di Sassari nel decimo anniversario della morte di Francesco Cossiga. "Ho lavorato con Francesco Cossiga -ha sottolineato- nel tempo più drammatico degli anni '70 del secolo scorso, in un decennio che, nel bene e nel male, è stato decisivo nella storia dell'Italia di allora. Decisivo non solo per il tremendo terremoto del Friuli la cui ricostruzione governata da Cossiga è stata esemplare per l'onestà nei lavori e la correttezza negli interventi. E, nemmeno, soltanto per il terrorismo eversivo e lo stragismo assassino, ambedue battuti dallo Stato e da Cossiga senza nessuna manomissione dei diritti dei cittadini". "Penso più in generale al grande ribollire della società e della politica di quegli anni, perché, se non ricordiamo il contesto, non possiamo nemmeno capire la complessa vicenda di Cossiga. Tra la fine degli anni '60 e in tutti gli anni '70 l'Italia ha visto grandi trasformazioni e grandi riforme. C'era una società che già allora chiedeva profondi cambiamenti e premeva per averli. E c'erano grandi leader che conoscevano la politica".
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