(Adnkronos) - L’operazione antidroga ha origine ai tempi dell’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del “killer delle carceri”, eseguita nel 2018, nell’ambito dell’operazione “Miracolo”. In quella circostanza, il killer delle carceri fu arrestato perché trovato in possesso di circa 28 chili di hashish,1,7 chili di cocaina, due pistole clandestine, un silenziatore per arma corta e 18 cartucce. Lo sviluppo di alcuni indizi ha consentito agli agenti della Sezione Antidroga di sviluppare un nuovo filone investigativo nei confronti di alcuni italiani, residenti a Milano, che spacciavano nella zona sud-ovest della città, nei Comuni di Corsico, Buccinasco, Trezzano Sul Naviglio, e in alcune regioni del centro-sud Italia, come Emilia Romagna, Lazio e Puglia.Le indagini hanno permesso di scoprire un’altra organizzazione, albanese, dedita all’importazione di ingenti quantitativi di cocaina, che, da un lato, riforniva di droga il gruppo italiano e, dall’altro, collaborava con loro nella distribuzione sulla piazza di Milano. Entrambe le organizzazioni criminali hanno dimostrato di avere una struttura solida, di tipo piramidale, con ruoli ben definiti dei sodali, luoghi di stoccaggio dello stupefacente e veicoli dotati di vani artigianali nascosti, idonei all’occultamento di droga e denaro.L’attività di indagine ha comportato, nel suo corso, 12 arresti in flagranza di reato e il sequestro di 4 chili circa di cocaina, 35 chili circa di hashish e 52 chili circa di marijuana, 260 mila euro e due pistole.
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