Roma, 14 ago. (Adnkronos) - “Questa mattina ho letto la storia di Arianna, una giovane poliziotta sospesa per un vecchio tatuaggio, rimosso da tempo. Ho una passione per i tatuaggi, che non ho mai nascosto, motivo per il quale questa notizia ha catturato la mia attenzione. Pur di raggiungere un sogno, quello di entrare a far parte della Polizia di Stato, ha cancellato un tatuaggio, sottoponendosi a dolorose sedute laser. Premesso che non dovrebbero essere aspetti 'estetici' a determinare l’appartenenza, o meno, alle nostre Forze di Polizia, se oggi le regole dicono che per fare il poliziotto non devi avere tatuaggi visibili, lei non ne ha". Lo scrive su Facebook Laura Castelli, esponente M5S e viceministro dell'Economia."Tra l’altro, la situazione -aggiunge- è radicalmente mutata rispetto a quando si è avviato l’iter giudiziario: il tatuaggio non è visibile e Arianna ha lavorato in Polizia. Sembrerebbero, quindi, venuti meno i presupposti per l’esclusione dal concorso. Ciò nonostante le hanno chiesto di lasciare per sempre pistola e distintivo. Anche per questo sentirò il ministro dell’Interno Lamorgese, affinché faccia tutti gli approfondimenti del caso e possa valutare di rinunciare ad eseguire la sentenza. Ad Arianna, ed ai suoi colleghi che si trovano nella stessa condizione, auguro di poter chiarire la situazione e tornare presto a servire il nostro Paese".
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