Politica
Alla Camera eletti i vice di Fico. Di Maio: "Ora per vitalizi non c'è scampo"

Governo, parte la fronda tra i Dem
L'Aula della Camera ha eletto i componenti dell'Ufficio di presidenza di Montecitorio. I vicepresidenti sono: Mara Carfagna (Fi), Maria Edera Spadoni (M5S), Lorenzo Fontana (Lega) e Ettore Rosato (Pd). I questori sono Riccardo Fraccaro (M5S), Gregorio Fontana (Fi) ed Edmondo Cirielli (Fdi). La proclamazione è stata accolta da un applauso dell'Aula. Sono stati eletti segretari: Francesco Scoma (Fi), Silvana Comaroli (Lega), Marzio Liuni, (Lega), Raffaele Volpi (Lega), Azzurra Cancelleri (M5S), Mirella Liuzzi (M5S), Vincenzo Spadafora (M5S), Carlo Sibilia (M5S).
La vicepresidente più votata è stata Mara Carfagna, che ha incassato 259 voti; il questore anziano sarà Riccardo Fraccaro con 269 voti. Giacchè non è stato eletto nessun componente del gruppo Misto, come prescrive il regolamento sarà necessaria una nuova votazione suppletiva per eleggere un deputato segretario, già in calendario per martedì 3 aprile alle 14.
"Con Fico presidente e Fraccaro questore anziano ora non c'è scampo", ha detto Di Maio, a proposito della battaglia per il taglio dei vitalizi, in buvette con alcuni colleghi 5 Stelle, tra cui Sergio Battelli e il giovane Luigi Iovino.
Intanto, continua la fronda all'interno del Pd: dopo la débacle subita sulle mancate nomine dei Questori di Camera e Senato, cresce la tensione tra i big del partito. Il mal di pancia ha il più evidente sintomo nella diatriba sollevata in particolare da Dario Franceschini (poi sposata da Andrea Orlando) su una questione formale. Ovvero se convocare i gruppi Pd di Camera e Senato prima del quattro marzo (come invocato dai ministri della Giustizia e dei Beni Culturali) per chiarire la linea politica dem quando i partiti saranno ricevuti al Colle per discutere sul governo.
Oppure se convocare la riunione dei gruppi dei due rami del Parlamento solo all'indomani delle consultazioni col Quirinale, come replica Lorenzo Guerini. Il segretario reggente Maurizio Martina sta mediando tra le varie anime dem, anche se la sua idea è di convocare i Gruppi e la direzione all'indomani delle consultazioni per un confronto.
E, soprattutto, per fare il punto della situazione. Il senatore Matteo Renzi, dal canto suo, conferma la 'sua' linea politica: "La situazione politica è chiara: il Pd starà all'opposizione. E stando all'opposizione potrà dare un aiuto al Paese portando un clima di civiltà e rispetto del Governo che nei nostri confronti purtroppo non c'è stato". "L'opposizione si può fare bene - aggiunge - come spiega splendidamente Pierluigi Castagnetti, e può farci bene, molto bene".
