Armi con i soldi del Pnrr? Il Pd vota sì a Bruxelles e sbugiarda se stesso
Schlein da una parte rimprovera Meloni di non occuparsi dei poveri e dall'altra toglie soldi a coesione sociale e sanità pubblica
Pd, Schlein e la questione Pnrr e armi all'Ucraina. Il momento di scegliere da che parte stare. L'autogol di Bruxelles
Ennesimo scivolone del Pd, questa volta in Europa. Il partito guidato da Elly Schlein, infatti, ha votato a favore di una norma europea che sostanzialmente autorizza i governi a utilizzare i fondi del Pnrr per acquistare armi. La misura votata - si legge sul Fatto Quotidiano - aumenta di oltre mezzo miliardo di euro i fondi destinati a sostenere la produzione di armi per l’Ucraina, e soprattutto permette agli Stati membri che lo vorranno di usare i fondi del Pnrr a questo scopo. Conviene soffermarsi a valutare le implicazioni di un simile cambio di destinazione del Recovery Plan: qualunque cosa si pensi della guerra in Ucraina, e qualunque sia il giudizio sull’escalation del sostegno militare occidentale a Kiev, non sfuggirà la distanza tra un’Europa che pensa di rifondarsi sulla coesione sociale, la sostenibilità, la sanità pubblica, e una che invece decida di farlo sulla produzione, commercio e uso delle armi.
E infatti - prosegue Il Fatto - la differenza non sfugge al Pd, che il 20 giugno scorso fa approvare in Parlamento una mozione che impegna il governo italiano a non usare i fondi Pnrr per le armi. Paradossalmente, tuttavia, è stato proprio questo "no" italiano a permettere alla segretaria Schlein di indirizzare i suoi europarlamentari a un “sì” europeo, in armonia con il compatto voto positivo del gruppo socialista.