Politica

Giustizia, Csm critica la riforma. Collegi elettorali, indipendenza a rischio

Il Csm boccia norme su Disciplinare e 'pagelle' alle toghe

Csm, forti perplessita' su voto avvocati su carriera giudici

"Resta la criticita' della individuazione discrezionale dei collegi elettorali a cura del Ministro con decreto da emanarsi nei quattro mesi precedenti la data delle elezioni". Si rischia "una modifica strumentale della composizione dei collegi per orientare il risultato elettorale, con evidente pregiudizio per lo stesso principio costituzionale di autonomia e indipendenza della magistratura". A lanciare l'allarme su una norma della riforma elettorale del Csm e' la Sesta Commissione dello stesso Consiglio superiore: "non sembra opportuno che sull'esito elettorale possa incidere la scelta del Ministro tra le diverse opzioni".

Csm boccia norme su Disciplinare e 'pagelle' alle toghe - Bocciate dalla Sesta Commissione del Csm anche due delle piu' significative novita' che caratterizzano la riforma del governo sul Csm e sull'ordinamento giudiziario. Si tratta deI sistema delle incompatibilita' introdotto per i componenti effettivi della Sezione disciplinare, che non potranno piu' far parte delle Commissioni che si occupano di nomine, di trasferimenti d'ufficio per incompatibilita' e delle valutazioni sulla professionalita' dei magistrati ,e delle cosiddette "pagelle" per i magistrati.

I componenti della Sezione disciplinare vengono esclusi "irragionevolmente dalla quasi totalita' delle attivita' svolte", osserva la Commissione. Una scelta che "non appare utile al conseguimento dell'obiettivo di rendere piu' spedita l'attivita' della Sezione disciplinare e delle altre articolazioni consiliari, ne' e' giustificata nell'ottica di rafforzare l'immagine di imparzialita' e della terzieta' del giudice disciplinare". Sbagliata anche "la previsione di un giudizio 'ad hoc', graduato in discreto, buono, ottimo", sulla capacita' di ogni magistrato di organizzare il proprio lavoro. Portera' a "una inammissibile classifica tra magistrati dell'ufficio" e cosi', "potrebbe finire per stimolare quel carrierismo che la riforma vorrebbe invece eliminare".

Csm, forti perplessita' su voto avvocati su carriera giudici - La Sesta Commissione del Csm nell'articolato parere sulla riforma dell'ordinamento giudiziario e del Csm esprime "forti perplessita'" sul riconoscimento del diritto di voto agli avvocati nei consigli giudiziari sulle valutazioni di professionalita' dei magistrati, dalle quali dipendono gli avanzamenti di carriera. La ragione principale e' che che gli avvocati presenti nei consigli giudiziari "continuano a svolgere l'attivita' forense nello stesso distretto del magistrato in valutazione".

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