Politica
Donatella Ferranti: la legge vale per gli altri

Donatella Ferranti contro Emiliano
Donatella Ferranti è una poco nota politica eletta nel Pd che però è anche magistrata come del resto altri suoi colleghi.
La Costituzione all’articolo 51 tutela tutti i cittadini rispetto all’elettorato attivo e passivo ma all’articolo 98 dice che possono porsi dei limiti per legge all’iscrizione ad un partito e che comunque la carriera pubblica deve proseguire unicamente per anzianità.
La Ferranti ha dichiarato che Emiliano si doveva appunto limitarsi ad iscrivere ad un partito, che tra l’altro è lo stesso suo e cioè il Pd ma non doveva mirare ad altro come entrare in direzione o peggio divenirne segretario.
Quanto dice ha senso e se ne dovrebbe discutere in Parlamento ma colpisce il fatto che la critica venga proprio da una che non solo è iscritta ad un partito, non solo non ha lasciato la magistratura, ma sta pure in Parlamento e addirittura Presidente della Commissione Giustizia!
Qualcuno deduce che la Ferranti sia stata imbeccata da Andrea Orlando che è un avversario alle primarie di Emiliano.
Sta di fatto che la questione dei magistrati in politica andrebbe regolamentata al più presto per legge, come appunto prevede la Costituzione.
