Politica
Elezioni 2018, i voltagabbana di questa campagna elettorale 2018

In politica nessuna gratitudine o fedeltà, parola d’ordine: restare aggrappati alla poltrona
La bandiera va dove tira il vento e proprio in politica questo detto è sempre di estrema attualità. Sono troppi i nomi che hanno voltato gabbana in funzione di una nuova poltrona a cui aggrapparsi con il sangue e con i denti. Tra questi, troviamo Beatrice Lorenzin che ha da poco scoperto il renzismo quando, in realtà, è cresciuta nella segreteria di Paolo Bonaiuti, portavoce di Silvio Berlusconi e portata al governo proprio dall'ex Cavaliere, dove permane da cinque anni. Ma non è sola, il Pd pullula di candidati ex Forza Italia (FI): Valeria Sudano, Nico D'Ascola, Salvatore Lo Giudice, Paolo Ruggirello, Nicola D'Agostino, Francesco Spina, Guido Viceconte, Paolo Alli ma anche l’esperto di “finanza” Maurizio Bernardo e Francesco Manniello. Tutti volti che dovrebbero molto al partito d’origine, visto i ruoli di rilievo che hanno ricoperto all’intero di FI, spesso non avendo né arte né parte.
Anche il centro-destra registra il ritorno di un personaggio rinomato. Infatti, nel Collegio plurinominale Lombardia 1 con "Noi con l'Italia" è stata candidata Simona Vicari, passata con Alfano nel governo Renzi. Per la Vicari, già coinvolta nella vicenda "Rolex" relativa all'inchiesta sui trasporti marittimi in Sicilia a causa della quale si è dovuta dimettere da sottosegretario ai trasporti, la candidatura più naturale sarebbe stata in Sicilia, dove evidentemente non è più gradita ai plenipotenziari di FI, con Miccichè in prima fila.
Sembra comunque che la candidatura nella "quarta gamba" del centrodestra sia stata voluta dall'ex ministro Maurizio Lupi, vicinissimo a Comunione e Liberazione, con cui la Vicari tra l'altro aveva in comune il collaboratore, l'ex deputato Marcello Di Caterina, anch'egli coinvolto nella medesima inchiesta. Di Caterina destinatario anche lui di un Rolex, poi sequestrato, regalatogli dall'imprenditore Morace. Come si dice, un po’ dei cani sciolti senza padri né padroni.