Fascina si blinda ad Arcore, la mossa della "segreteria politica" anti-sfratto - Affaritaliani.it

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Fascina si blinda ad Arcore, la mossa della "segreteria politica" anti-sfratto

di redazione politica

L'ex compagna avrebbe dovuto lasciare la tenuta a settembre. Inascoltati gli appelli di Paolo Berlusconi: "Torni in Parlamento, è un suo dovere"

Marta Fascina e lo scontro con la famiglia Berlusconi. La mossa della ex compagna di Silvio

Marta Fascina non ha nessuna intenzione di lasciare Arcore. Nonostante il richiamo pubblico di Paolo Berlusconi: "Ora basta stare a casa, torni in Parlamento che è un suo dovere", l'ex compagna di Silvio ha messo radici a villa San Martino. Gli accordi prevedevano che avrebbe lasciato la tenuta in comodato d'uso a settembre, ma lei non sembra averne la minima intenzione di farlo. Ora infatti nella villa - si legge su Il Fatto Quotidiano - due scritte molto esplicite: "Segreteria politica Marta Fascina". E così, mentre Paolo Berlusconi la esorta a tornare in Parlamento e il giuslavorista spiega che ha obblighi nei confronti degli elettori, lei mette radici ad Arcore. Fascina considera quella ormai come casa sua. Per questo oramai è un'assenteista cronica del parlamento e non è andata nemmeno a Paestum per l’omaggio di Forza Italia al fondatore.

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In compenso - aggiunge il Fatto - ha una chat che condivide con Alessandro Sorte, Stefano Benigni, Tullio Ferrante e Gloria Saccani Jotti. Sono i deputati azzurri che si incaricano di diventare le sue vedette a Montecitorio. Ma quello che colpisce è la nozione di "segreteria politica". Si tratta dell'ufficio di rappresentanza dei parlamentari nelle loro abitazioni private. In passato è servito anche come escamotage per evitare l’accesso di magistrati e inquirenti durante le perquisizioni. O per evitare sfratti e demolizioni. I parlamentari sono infatti protetti dall'articolo 68 della Costituzione che impedisce all'autorità giudiziaria di perquisire la persona o il domicilio senza un'autorizzazione del Parlamento.