Politica
Nordio apre al dibattito tv sulla giustizia e la separazione delle carriere, ma i magistrati fiutano il trappolone
L'Anm: "Noi presenti solo se ci saranno le condizioni"

Carlo Nordio
Giustizia, il tira e molla sul dibattito in tv Nordio-Anm. Ognuno gioca la sua partita (in vista del referendum)
Lo scontro tra governo e magistrati continua e non aiuta di certo la riforma della Giustizia che presto potrebbe diventare legge e che riguarda, tra le altre cose, anche la separazione delle carriere. Un tema in agenda dei governi dai tempi di Berlusconi ma poi mai realizzato. Il ministro Carlo Nordio è pronto anche a un confronto pubblico e ha aperto alla possibilità di fare un dibattito in tv sul tema. Nordio però ha posto una condizione, vale a dire che a "sfidarlo" ci sia il presidente dell'Anm Cesare Parodi. Ma secondo il segretario generale dell’Associazione nazionale magistrati (Anm) Rocco Maruotti - riporta Il Corriere della Sera - il nome di chi salirà eventualmente sul palco dovranno sceglierlo i magistrati e non il ministro.
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"La magistratura - prosegue Maruotti - non si è mai sottratta al confronto e anzi lo ha sempre cercato sebbene dal governo non vi sia mai stata una reale apertura al dialogo sui contenuti. Riguardo all’incontro televisivo, se ci saranno le condizioni, la magistratura sarà presente con un suo rappresentante". Questo duello tv potrebbe rivelarsi decisivo in vista del referendum in programma la prossima primavera. "Il tema è tecnico ed è necessario spiegarlo ai cittadini senza ricorrere a slogan, per aiutarli a comprendere che i primi a pagare le conseguenze di questa revisione costituzionale saranno loro. Riducendo l’autonomia della magistratura si restringe la tutela dei diritti di tutti", conclude Maruotti.
