Politica
Guerra Ucraina, pronto l'esercito europeo. Patto militare tra Italia e Orban

L'Ue accelera i suoi piani di difesa. E intanto il ministro Guerini firma a Budapest un accordo di cooperazione con l'Ungheria del criticatissimo Orban
Guerra Ucraina, l'Ue accelera su difesa ed esercito comune
L'Europa cambia volto di fronte alla guerra in Ucraina e, come scrive il Messaggero, si riarma "e lo farà in fretta, nei prossimi due mesi, nei modi e nei tempi fissati ieri a Versailles dai 27 Capi di Stato e di Governo dell'Unione e dai leader delle istituzioni di Bruxelles". Da una parte c'è l'energia, con la richiesta dei 27 alla Commissione "di proporre al vertice del 24 e 25 marzo un piano per arrivare all'indipendenza da gas, petrolio e carbone provenienti dalla Russia. L'orizzonte è il 2027, come confermato l'altro ieri dalla presidente Von der Leyen".
Più rapida invece la svolta militare. Il mandato alla Commissione, spiega sempre il Messaggero è di lavorare a definire strategia e investimenti necessari che saranno discussi in un vertice straordinario per la difesa a fine maggio, prima della riunione Nato di giugno con un'accelerata in direzione dell'esercito europeo.
Guerra Ucraina, Guerini firma a Budapest un accordo militare col governo di Orban
Intanto proseguono anche gli accordi di difesa bilaterali. In questo caso coinvolta direttamente l'Italia. Come racconta il Fatto Quotidiano, che prima però ricorda le grandi critiche rivolte in passato a Viktor Orban dal centrosinistra, scrive che il ministro Lorenzo Guerini, "in bella mostra nelle foto caricate sul sito del ministero della Difesa lunedì scorso, ma senza fare (fino a oggi) grande notizia, ha firmato uno Statement of Intent insieme con il suo omologo ungherese, Tibor Benkö: nominato da Orbán nel 2018, il generale Benkö è uno dei due ministri della Difesa di Paesi Nato (l’altro è il turco Hulusi Akar) ad essere un alto militare in carriera".
Il Fatto riporta le parole dello stesso Guerini per illustrare l'accordo con Budapest, in cui si parla di una "cooperazione strutturata e rafforzata in ambito militare, che aumenterà l’interoperabilità tra le nostre forze armate anche sul piano dell ’addestramento in ambito terrestre, aereo e nel dominio c y b e r, nonché della collaborazione industriale”. Ed è sempre Guerini anche a circoscrivere il contesto in cui questa firma è avvenuta: “L’invasio - ne in corso da parte russa ha ricevuto una risposta ferma e coesa da parte dell’intera comunità internazionale: partecipiamo in maniera significativa alle tante iniziative dell ’Alleanza atlantica per rafforzare la deterrenza, come ad esempio la presenza avanzata in Lettonia e l’air policing in Romania e con il collega Benkö abbiamo anche valutato la possibilità di rafforzare l’interoperabilità tra le nostre forze armate attraverso la condotta di esercitazioni congiunte qui in Ungheria, come dimostrazione della forza della nostra unità e collaborazione. Si tratta chiaramente anche di un importante contributo alla deterrenza sul fianco est”.
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