Manovra, Di Maio: "Senza le nostre tre proposte non si fa" - Affaritaliani.it

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Manovra, Di Maio: "Senza le nostre tre proposte non si fa"

"Senza M5s non c'è il governo". Di Maio replica a Conte. Bonafede: "Ipotesi 100 mila euro per carcere evasori"

"Se va casa il Movimento è chiaro che è difficile che possa esistere ancora una coalizione di governo, anzi, quasi impossibile, mi auguro che nei prossimi giorni queste dichiarazioni possano essere chiarite". Così Luigi Di Maio, intervistato da 'Rainews' a Matera, replica alle parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il quale ha avvertito che "bisogna fare squadra e chi non la pensa così è fuori dal governo". Un messaggio che ha due evidenti destinatari: il capo politico del MoVimento e Matteo Renzi, che dalla Leopolda ha attaccato un Pd definito "partito delle tasse" ed è tornato all'attacco su Quota 100 e sugar tax.

"Sono soddisfatto che sia stato convocato il vertice di maggioranza domani e potremo discutere di questo ma devo dire anche che i toni di queste ore mi meravigliano, mi sorprendono e ci addolorano come Movimento 5 stelle, ma non è il tema del Movimento, toni del tipo 'O si fa così o si va a casa' fanno del male anche al Paese ed al governo perché in politica si ascolta e si prendono in considerazione le proposte della prima forza politica che regge questo governo che è il Movimento", ha aggiunto Di Maio. "Un vertice di governo che deve servire a mettere nella legge di bilancio tre proposte che per noi sono imprescindibili: o si fanno o non esiste ancora la manovra".

Di Maio ha quindi riepilogato le tre proposte del M5S considerate "imprescindibili": "La prima e' il carcere agli evasori e la confisca per sproporzione ai grandi evasori significa che chi evade piu' di 100 mila euro all'anno verra' punito seriamente con il carcere e bisogna confiscargli piu' di quanto ha evaso", ha detto il ministro. "Secondo punto: per me - ha proseguito - vanno bene le multe ai commercianti che non utilizzano il pos, ma se gli abbattiamo i costi del pos, i costi delle carte, perche' altrimenti rischiamo di trovarci in una situazione in cui introduciamo una nuova tassa per i commercianti, non una multa". "E poi il terzo puto per noi importante e' che le partite Iva continuino a pagare solo il 15% di tasse, cosa che non e' cosi', in questa manovra gli si alzano le tasse", ha concluso.

"Secondo me non c'e' nessun ultimatum, contro-ultimatum, credo soltanto che bisogna fare in modo che in questo governo ci sia meno nervosismo meno prese di posizione dure e mettere al centro le persone e non le proprie opinioni", ha detto ancora il ministro degli Esteri. 

"Mi auguro che nei prossimi giorni queste questioni possano essere chiarite e queste dichiarazioni possano essere chiarite, lasciatemi dire che per noi adesso l'obiettivo è aiutare gli imprenditori, le partite Iva e i commercianti e fare una vera lotta agli evasori, piccoli e grandi, solo che in Italia per anni si sono utilizzati strumenti per perseguire i piccoli che non hanno raggiunto gli obiettivi e si sono totalmente ignorati gli strumenti per i grandi che sono ad esempio il carcere ai grandi evasori e la confisca", ha concluso Di Maio.

Bonafede, ipotesi 100 mila euro per carcere evasori

Non svela quale sara' esattamente la soglia oltre la quale scattera' il carcere per i grandi evasori ma il ministro Alfonso Bonafede. "Ci stiamo orientando per individuarne una che dovrebbe essere intorno ai 100 mila euro" ha il Guardasigilli parlando con l'ANSA a Perugia. "Oltre questa - ha spiegato Bonafede - c'e' la certezza del carcere per i grandi evasori e la confisca per sproporzione".

"Il messaggio che do sempre - ha spiegato ancora Bonafede - e' che si deve avere rispetto per le persone oneste. La stragrande maggioranza degli italiani paga le tasse onestamente e per pagarle di meno dobbiamo pagarle tutti".