Politica
Italia campo profughi dell'Europa. Meloni-Macron, il dietro le quinte

Italia-Francia, che cosa c'è dietro la telefonata tra Meloni e Macron
Italia costretta a cedere sui migranti per ottenere il sostegno di Parigi su riforma del Patto Ue e Pnrr
Do ut des. E' semplice, chiaro, immediato e comprensibile il senso della telefonata di ieri nel tardo pomeriggio tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente della Francia Emmanuel Macron. Basta leggere controluce il comunicato di Palazzo Chigi (clicca qui) per capire come è andata a finire. E non poteva andare in altro modo.
L'Italia accetta, di fatto, di essere il campo profughi dell'intera Unione europea: i migranti, con ong o senza (malgrando il decreto), continueranno a sbarcare nel nostro Paese e a restare qui. Punto. Quel riferimento all'impegno comune nel difendere i confini esterni dell'Ue è più che altro un classico "wishful thinking", un qualcosa tutto da costruire, nel futuro, a fatica, forse, si vedrà. Chissà.
Intanto - nonostante quando era all'opposizione la leader di Fratelli d'Italia proponesse urlando anche negli interventi a Montecitorio il blocco navale (ora guarda caso non lo cita nemmeno) - i migranti economici (non chi scappa realmente da guerre e conflitti) continuano indisturbatamente a sbarcare in Italia, con il ministro dell'Interno (l'eroe della cattura di Matteo Messina Denaro) Matteo Piantedosi che come unico intervento distribuisce i porti di approdo in tutto il Paese per non gravare solo sul Sud Italia. Anche su questo argomento il silenzio della Lega e di Matteo Salvini è assordante.
D'altronde in Europa si giocano moltissime partite. Importanti. Decisive. Meloni accetta di fare l'agnellino sui migranti con Macron per cercare di portare il numero uno dell'Eliseo (anche con l'obiettivo di rompere l'asse Berlino-Parigi) dalla parte di Roma in due delicatissimi temi: la riforma del Patto di Stabilità (fondamentale per l'Italia vista l'elevato debito pubblico) e le modifiche al Pnrr.
Il ministro Raffaele Fitto, silenziosissimo e mai un'intervista, sta lavorando proprio per cercare di limare, aggiustare e rivedere il piano di aiuti europeo. Ma per fare questo servono alleati in Europa. Ad esempio la Francia. E serve anche cedere su qualcosa. Appunto, l'Italia resta il campo profughi dell'Unione.