Palazzi & potere
GUAI A DISTURBARE IL PRINCIPE: la Festa dell'Unità "imbavaglia" D'Alema

Il Lìder Massimo ha ricevuto un (raro) invito a una kermesse del partito. Ma a una condizione: parla solo di Esteri
Preferirei parlare dello scenario internazionale". Uno sguardo in tralice, una sistematina ai baffetti, era questo spesso l' esordio del Lìder Massimo, al secolo Massimo D' Alema, durante dibattiti pubblici o conversazioni private, di fronte a qualche succosa domanda di politica interna. Alla quale, però, con una certa apparente noncuranza, si apprestava a rispondere, con dichiarazioni sufficientemente taglienti da conquistarsi i titoli dei Tg e le prime pagine dei giornali. Ma, per una sorta di legge del contrappasso, il D' Alema impegnatissimo nel No alla riforma costituzionale è stato sì invitato alla festa dell' Unità di Campagnola Emilia, giovedì sera, ma gli è stato chiesto di parlare solo di questioni internazionali, scrive il Fatto.
Neanche una domanda sulla politica italiana. Né sul referendum, né sull' ultima lotta a distanza con Renzi sulla privatizzazione di Telecom, fatta dal suo governo, e su Banca Etruria. Il dibattito si è tenuto ben lontano da questo genere di argomenti. Nonostante D' Alema, qualche frecciatina, abbia provato a lanciarla. Come quando ha dichiarato, riferendosi a Bernie Sanders e alla politica Usa: "Non è detto che le idee nuove siano portate da chi è giovane anagraficamente".
