Lega: non arrestarono Siri perchè volevano trattare con Salvini?
Lega: non arrestarono Siri perchè volevano trattare con Salvini?
Il deputato del Partito democratico Carmelo Miceli, componente della commissione Giustizia della Camera, scrive su Facebook che "chissa' perche' sulle intercettazioni che vengono pubblicate in queste ore (in modo illegale), tutti si concentrano su Luca Lotti un semplice deputato di opposizione, e non sui partiti di maggioranza. Chissa' perche' se il dottor Palamara parla di Consip (tirata in ballo da lui, non da Lotti) finisce in prima pagina, ma se dice che il sottosegretario leghista Siriandava arrestato, e invece e' stato risparmiato per una presunta trattativa con Salvini, allora passa in secondo piano. Qualcuno prende le intercettazioni (sarebbe piu' corretto una parte di intercettazioni che qualcuno ha deciso di selezionare e pubblicare) per oro colato solo a corrente alternata. E' vero", chiede il parlamentare dem, "che sono stati usati due pesi e due misure sugli arresti? E' vero che i consiglieri votati dal M5s al Csm erano a favore della nomina a Roma di Viola, quindi secondo la narrativa dei giornali schierati contro Pignatone? Viste le indagini della Procura di Roma contro la sindaca Raggi e l'arresto del presidente del Consiglio comunale De Vito, numero due dei cinque Stelle a Roma, qualcuno potrebbe pensare che il partito di Di Maio non sia esattamente il primo sostenitore del lavoro della Procura guidata da Pignatone, se si seguisse lo stesso ragionamento dietro alle accuse rivolte a Lotti. Dice il dottor Palamara", continua Miceli, "secondo quanto pubblicano i quotidiani: 'La vicenda Siri. Fidati. Siri veniva arrestato in condizioni normali. De Vito (presidente del Consiglio comunale grillino, ndr) e' stato arrestato per molto meno. E' una trattativa, che vogliono fare con Salvini, fidati. Io non mi sbaglio'. Su questo", conclude Miceli, "i fan delle intercettazioni non dicono nulla? Colpa di Lotti anche qui?".
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