Palazzi & potere
Tim, Bollorè ha paura della multa e Vivendi cerca l'intesa

Manca ancora la decisione ufficiale del governo ma di fatto l'orientamento sembra ben delineato sul caso Tim-Vivendi: i francesi avrebbero dovuto notificare il controllo su Tim, non lo hanno fatto e quindi ora possono vedersi recapitare una multa fino a 300 milioni di euro, riferiscono fonti del governo, scrive il Messaggero.
Naturalmente Palazzo Chigi sa bene che l' utilizzo del decreto sui poteri speciali rappresenta un dossier da maneggiare con cura. Ecco perché le «prescrizioni» vanno valutate con precisione e solo dopo aver concepito con la dovuta attenzione il provvedimento, la sanzione potrà partire all' indirizzo dei francesi rei di non aver notificato ufficialmente al governo il controllo di fatto su Tim dopo l'avvio dell'attività di «direzione e coordinamento» comunicata al mercato a luglio.
C'è ovviamente sempre la possibilità che all' ultimo da Parigi arrivi a sorpresa una mossa capace di convincere il governo a modificare orientamento. Questo è il punto: un accordo in extremis sulla messa in sicurezza di Sparkle potrebbe infatti cambiare lo scenario.
Magari con una modifica dell' assetto azionario che consenta, coinvolgendo la stessa Cdp, un monitoraggio più diretto sull' attività e gli investimenti della società dei cavi sottomarini.