#Usa2016: Hillary vs Donald, la corsa è riaperta - Affaritaliani.it

Palazzi & potere

#Usa2016: Hillary vs Donald, la corsa è riaperta

La corsa, che pareva ormai orientata, è riaperta. Personaggi decisamente marginali, come il direttore dell’Fbi James Comey e l’uomo in boxer, Anthony Weiner, sono diventati protagonisti tanto inattesi quanto determinanti. L’ultima settimana prima dell’Election Day, l’8 Novembre, negli Stati Uniti è tesa e frenetica per i due maggiori candidati, Hillary Clinton, democratica, e Donald Trump, repubblicano.
Eppure, oltre18 mesi di campagna elettorale – il 22 marzo 2015, Ted Cruz, senatore del Texas, repubblicano, annunciava per primo la candidatura alla nomination -, quasi sei mesi di primarie e caucuses da gennaio a giugno, due convention, tre dibattiti presidenziali non condurranno, almeno formalmente, alla parola fine martedì prossimo.
Anche se quel giorno si saprà chi sarà il 45° presidente degli Stati Uniti, salvo strascichi stile Florida 2000 tra George W. Bush e Al Gore: se per la prima volta una donna o per la prima volta una figura che non ha mai ricoperto un incarico pubblico né affrontato un voto popolare.
Seguendo un preciso e complesso rituale costituzionale, le procedure per l’elezione del presidente andranno avanti: il giorno formalmente chiave sarà mercoledì 19 dicembre, mentre l’insediamento avverrà venerdì 20 gennaio 2017. Esperti e ricercatori dell’Istituto Affari Internazionali, lo IAI, seguono ed analizzano il processo elettorale e cercano di anticiparne l’impatto sull’Italia, l’Europa, la governance mondiale, sul sito www.IAI.it e nello speciale http://www.affarinternazionali.it/archivio_articoli.asp?TagID=137 del webzine www.AffarInternazionali.it
 

Giampiero Gramaglia
Istituto Affari Internazionali