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Politica
Quirinale, il mistero degli scatoloni per il trasloco di Mattarella

Quirinale, il dietro le quinte della rielezione


Fino a pochi anni fa sono stato un topo di laboratorio. Non sono un esperto di abitudini presidenziali nell'accingersi a dare l'addio al Colle. Quindi, forse, quella che a me  sembrava, inizialmente, un'insistenza bizzarra (far vedere in TV  gli scatoloni in preparazione, come fossero migliaia) forse è una prassi normale.

Ma se normale non fosse, avremmo una chiara chiave di lettura sulla rapidissima evoluzione dei fatti, una volta che i membri del Gran Consiglio hanno verificato la situazione di stallo. L'insistenza nel mostrare a tutto il mondo gli scatoloni (non sono riuscito a vedere se pieni o vuoti) serviva a mostrare a Draghi, ma forse soprattutto a sua moglie, che il Matta non gli aveva rifilato il più gran bidone della vita: messo sulla poltrona più pericolosa d'Italia, una graticola con dinamite sotto, con la promessa solenne "Ci stai a mala pena un annetto. Ti garantisco, e ti do la mia parola d'onore, che non mi farò commuovere nel modo più categorico, a essere riconfermato neanche fino a fine legislatura. Accetta, abbozza per un annetto e poi sali al Colle. Dai, su ... stai sereno... ".

Draghi, sapendo che sarebbe restato Premier solo undici mesi, s'è precipitato a fare quante più cose possibili. Per far prima ha fatto a meno della perdita di tempo coi peones (quasi tutti) del Parlamento (il famoso bivacco)  e giù a sfornare dpcm dando l'impressione di non andare tanto per il sottile per le eventuali contraddizioni e applicabilità di certe norme ormai considerate dai più cervellotiche. Oltre a quella già segnalata di richiedere il super green paz anche per prendere un caffè, seduto al gelo fuori dal bar (ultima conferma l'ho avuta stamane), vi segnalo il consiglio che ho dato a due negozianti molto preoccupati per le poche vendite (un venditore di scarpe e uno di vestiti): "Chiedete l'autorizzazione per installare momentaneamente fuori del negozio, un box tipo balneare. Lì dentro, forse,  chi è senza super green paz, potrebbe provare scarpe e pantaloni. Mettendo poi la cabina in plastica trasparente, immaginate che successo, quando una bella ragazza prova i pantaloni! Per non parlare di chi ha bisogni urgenti e non può soddisfarli in un bar! Si torna alla famosa barzelletta, prima in voga per i russi. Con le cabine trasparenti, grazie a Super Mario, si dimostrerebbe quanto ci sforziamo anche noi italiani, nel momento del bisogno!

Lasciamo questi discorsi per approfondire i quali ci vorrebbero interi volumi e torniamo a Super Mario, sulla graticola e sempre di corsa per 11 mesi. Sua moglie, allarmata per le reazioni avute dalla prima volta che il marito fece capire che puntava al Colle (il famoso colloquio confidenziale con due ragazzetti per mostrare che non fosse un vero marziano) deve avergli detto "O che bischero che sei stato! Hai abboccato come 'n Super grullo, vero... Super Mario? Tu t'hai da farti sentì, caro mio!"

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