Politica
Salvini al Viminale, Piantedosi in Campania, Lollobrigida alle Infrastrutture. E Zaia...
A pochi mesi dalle elezioni regionali a Roma si parla di un possibile giro di poltrone che riguarderebbe molti pezzi da novanta del centrodestra. Verità o fantapolitica?

Governo, giro di poltrone in arrivo? Retroscena
A Roma non si parla d'altro, ma guai a chiedere conferme ufficiali. Ma le fonti che hanno parlato con Affaritaliani reputano verosimile questo scenario. Tutto parte dalle elezioni in Campania. Se Sparta (cioè il centrosinistra con l'incognita Vincenzo De Luca e Roberto Fico) piange, Atene non ride (cioè il centrodestra che ancora non ha un nome su cui puntare).
Allora si fa strada un'ipotesi: perché non candidare per il cdx il ministro Matteo Piantedosi? Una figura moderata, molto apprezzata anche dalle frange meno estreme dei conservatori, con una statura politica e istituzionale di alto livello. Il ministro nega, sta bene al Viminale e lì vorrebbe anche restare. Ma è ovvio che se arrivasse una richiesta specifica, non potrebbe astenersi, sapendo che per lui - in caso di sconfitta - si aprirebbe sì la strada di fare il consigliere d'opposizione in Campania (non esattamente un successo per un ministro così centrale) con la possibilità tra un paio d'anni, di andare a occupare la sedia di Prefetto di Roma al posto di Lamberto Giannini, nominato nel 2023. Non troverebbero conferma, dunque, le voci che riguardano Edmondo Cirielli né, tantomeno, Myrta Merlino come candidati per il centrodestra in Campania.
Mosso Piantedosi, partirebbe un giro di poltrone davvero senza precedenti. Al Viminale andrebbe, con grande soddisfazione, Matteo Salvini, che tornerebbe di corsa al ministero che ha già occupato al tempo del governo giallo-verde e che gli è stato negato per il processo Open Arms nel 2022. Salvini, a sua volta, lascerebbe libera la casella del ministero delle Infrastrutture per Francesco Lollobrigida, ancora tenuto in grandissima considerazione dalla premier e da tutto l'esecutivo.
Al posto di Lollobrigida, all'Agricoltura, arriverebbe Gian Marco Centinaio, espertissimo del comparto dopo aver guidato il medesimo dicastero nel 2018 con il governo giallo-verde e aver occupato il ruolo di sottosegretario al Mipaaf durante l'esecutivo di Mario Draghi. Il tutto ovviamente sotto l'occhio attento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, poco incline ai rimpasti che non passino dall'approvazione del Parlamento.
Fine? Non esattamente, perché rimane ancora una casella da riempire: la poltrona da candidato per il centrodestra in Veneto. Il nome non è ancora uscito, ma certo che l'insoddisfazione di Luca Zaia è nota a tutti. Per questo per lui potrebbe configurarsi un ruolo di peso in una partecipata a Roma, ancora tutto da definire. D'altronde, nel 2026 scadranno i cda di alcuni "pesi massimi" e non si escludono sorprese. Rumor? Fantapolitica? Si vedrà.