Politica

Guerra Ucraina, Salvini contro l'invio di armi letali: ecco una voce saggia

l'opinione di Paolo Diodati

La strada maestra è un'altra: Mattarella pregasse Putin di riceverlo e poi lo implorasse per un "fermi tutti"

Guerra Russia-Ucraina, Salvini prende le distanze sull'invio di armi letali a Kiev: bravissimo Salvini!

Confesso, ho frequentato una sola sezione di partito: quella dei repubblicani, ai tempi della politica dei redditi, di Ugo La Malfa. Dopo meno di tre mesi col mercoledì sera occupato ad approfondire le tematiche, per meglio argomentarle con gli amici, decisi di disertarle e per sempre. Non potevo permettermi di perdere un dopocena a settimana, fino all'una di notte a sentir, prima o poi, litigi sempre più accesi, tra mazziniani e garibaldini.

La cultura, l'approfondimento storico e la logorrea incontinente, soprattutto degli annoiati pensionati, facevano degenerare la rissa sempre con le accuse conclusive di "Fascisti!" che venivano ricambiate con i dovuti interessi, mediante "Massoni e mafiosi", urlate ormai minacciosamente in piedi, con gli occhi fuori dalle orbite e mani minacciose alzate.Quella dimostrazione serale della veridicità del detto inglese "Un italiano... un'idea, due italiani ...due idee, tre italiani... un partito", che però andrebbe completata chiarendo ... "tre italiani... un partito in cui si litiga tra destra, sinistra e centro" e che dà la versione allargata politicamente, dei famosi "fratelli coltelli", iniziò a rendermi pessimista sulla possibilità che gli uomini, diventati meno viscerali e quindi più razionali e saggi, potranno raggiungere un'organizzazione sociale (formiche, api o sempre leoni?) ottimale per tutti, senza la soluzione che ho chiamato La Trappola.

Il nostro governo attuale, lodatissimo dall'umorista Draghi e magari anche dall'Immobilista Capo, è il peggio del peggio, quasi come sostiene Cacciari, che asfalta magistralmente Draghi. Enrico Letta da quando ha avuto la pessima idea di rientrare a far casini in politica, non ha fatto altro che incitare al disprezzo verso I SOVRANISTI (Salvini soprattutto, perché alla Meloni fa l'occhio lesso, con scopo bambinesco).

E che? Il collega di Grillo, Zelensky, non è un SOVRANISTA? Salvini disprezzato e all'altro sovranista, spinge per mandargli le armi? E la comica intenzione del comico, di entrare nella Nato, non è forse una provocazione per quelli del Patto di Varsavia?  A posizioni invertite, quando Kennedy fece bombardare Cuba, Fidel Castro non aveva osato il ridicolo, come Zelensky, manifestando l'intenzione di aderire al Patto di Varsavia. Dal nostro governo ridicolo, paralizzato dall'attendista Mattarella, finalmente s'è alzata una voce, chiara e forte, da lodare, dalla prima all'ultima parola.  Quella del sovranista fumo negli occhi di chi non vuole seguire il consiglio "Stai sereno".

Su Libero in rete, si legge:

Guerra in Ucraina, Salvini prende le distanze sull’invio di “armi letali” a Kiev: cosa ha detto “Sono un tifoso dell’introduzione del servizio militare ma all’Europa non chiedo di distribuire armi ma di perseguire la via del Santo Padre: confronto, dialogo diplomazia, sanzioni e non armi letali. Comunque non in mio nome”, ha detto Salvini collegato su Rai 3, rispondendo a una domanda di Lucia Annunziata.       

(segue)