Politica
Forza Italia, Leoni: "Vannacci? Anche Salvini distante da lui. Con Fedez punti in comune. Ai referendum non voto"
Intervista al nuovo segretario nazionale giovani degli azzurri

"Dobbiamo rendere l'Italia un Paese per i giovani e questo non si fa con un solo decreto ma con tanti provvedimenti"
"Partiamo da un presupposto: Roberto Vannacci è stato eletto in Europa dove lui siede all'opposizione nei Patriots e noi al governo con il PPE. Io al congresso dei giovani di Forza Italia ho detto, probabilmente con toni più accesi, le stesse cose che un anno fa aveva detto perfino Salvini quando si era dichiarato distante da certe espressioni di Vannacci e mi riferisco a ciò che l'onorevole ha detto sulle persone con la pelle nera, sui bambini con disabilità, sulle persone gay etc. Bisogna stare molto attenti con le parole perché molte persone potrebbero soffrirne. Un conto sono le rivendicazioni politiche, e si può essere favorevoli o contrari, altra cosa è attaccare una persona per ciò che è".
Lo afferma ad Affaritaliani.it Simone Leoni, nuovo segretario nazionale giovani di Forza Italia, all'indomani del congresso che lo ha eletto. Come definirebbe quindi Vannacci? "Preferisco passare ad altro. Non voglio rinfocolare le polemiche, ho già detto ciò che penso su di lui”.
Quanto alla presenza del cantante Fedez al congresso dei giovani azzurri, alla domanda se possa essere uno di voi, di Forza Italia, Leoni risponde: "Fedez non è uno dei nostri e non era quello l'intento dell'invito. Gli abbiamo chiesto di partecipare al nostro congresso perché come affermava Silvio Berlusconi bisogna cercare il confronto soprattutto con chi la pensa in maniera differente. Con lui siamo distanti su molte tematiche, ma invece ad esempio sulle periferie delle città e sulla salute mentale ci siamo confrontati trovando punti di incontro molto condivisibili. Infatti Fedez non solo non è stato fischiato, ma il suo intervento è stato anche molto apprezzato".
Quanto alle proposte sui giovani, Leoni afferma: "Il governo sta facendo molto bene e siamo orgogliosi, in particolare del vicepremier Tajani e dei ministri di Forza Italia. Dobbiamo rendere l'Italia un Paese per i giovani e questo non si fa con un solo decreto ma con tanti provvedimenti, dal lavoro all'economia passando per il benessere psicofisico, che rendano l'Italia più attrattiva per i giovani. Sostenere la libertà economica con sgravi fiscali, meno tasse, sostegno alle start up e a chi vuole fare impresa. In questo modo evitiamo che molti giovani vadano all'estero e anzi ne attraiamo noi nel nostro Paese di nuovi. Il modello liberale portato avanti da Berlusconi è quello vincente. Puntare su chi fa impresa perché genera benessere per l’intera società e crea nuovi posti di lavoro, unico modo per sconfiggere la povertà”.
Un esempio di un provvedimento concreto? "Alcuni su lavoro ed economia li ho elencati prima. La salute mentale è un altro dei temi che ci stanno a cuore. Dopo la pandemia del Covid è centrale e la nostra comunità politica, che ha subito un lutto a gennaio, pensa a 360 gradi e infatti in Parlamento c'è una proposta di legge di Forza Italia per rendere permanente lo psicologo a scuola e non come oggi a chiamata. Comunque il governo anche sul tema dell’occupazione sta lavorando molto bene e lo dimostra la disoccupazione giovanile: 41% quando c'era il Pd di Renzi, 19% oggi. C'è ancora molto da fare ma senza alcun dubbio questi numeri dimostrano che abbiamo imboccato la strada giusta".
E infine una domanda sui referendum dell'8 e 9 giugno… "Non andrò alle urne perché non condivido i quesiti. A differenza delle elezioni dove l'astensione non ha un effetto politico ma, anzi, altri decidono per te, nel caso dei referendum l'astensione ha proprio un significato politico e un effetto concreto: quello di far fallire questi cinque referendum che non condividiamo", conclude il segretario nazionale giovani di Forza Italia Leoni.
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