Politica
Zaia ministro (tre opzioni tutte di peso) o presidente dell'Eni. Il futuro del Governatore del Veneto è a Roma
Ancora stallo per il candidato tra FdI e Lega. Inside

Zaia non passerà da presidente del Veneto a sindaco di Venezia
In Veneto è tutto fermo per la candidatura nel Centrodestra, che a cascata sta bloccando anche i nomi delle altre regioni del Sud chiamate al voto ovvero Campania e Puglia. Fratelli d'Italia non molla e vuole Luca De Carlo ma la Lega, che punta su Alberto Stefani, fa muro e - come ha scritto Affaritaliani - è pronta anche a correre da sola alle prossime elezioni regionali con la Lista Zaia. Appunto, e che cosa accadrà dopo le elezioni al Governatore uscente più amato d'Italia? Secondo quanto Affaritaliani è in grado di rivelare sono due le opzioni per Zaia. La principale porta alla guida di un ministero perché "prima o poi ci sarà un rimpastino di governo" spiegano fonti leghisti.
E in ballo c'è l'interno, anche se Matteo Piantedosi sta lavorando bene per Palazzo Chigi ma è pur sempre un tecnico, o le Politiche Agricole, sarebbe un ritorno Zaia con Francesco Lollobrigida che avrebbe un altro ruolo, oppure il dicastero dei Trasporti e delle Infrastrutture, ora guidato dal segretario leghista Matteo Salvini che potrebbe avere un'altra delega pur restando ovviamente vicepremier come Antonio Tajani. La seconda opzione per Zaia, che però dovrebbe attendere aprile del prossimo anno, sarebbe quella di diventare presidente dell'Eni. Un ruolo poco operativo ma molto prestigioso soprattutto a livello internazionale (e con una remunerazione molto elevata). Certamente Zaia non passerà da presidente del Veneto a sindaco di Venezia come qualcuno aveva ipotizzato.
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