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Sanità, Forza Italia: "Serve controllo ministeriale delle prestazioni erogate dalle regioni. Stop alle differenze tra Nord e Sud"

Parla Nevi: "Serve una governance nazionale". Ira della Lega

Di Alberto Maggi

"Mettere in campo un sistema che garantisca un più attento controllo statale su ciò che accade nei territori"


"L'autonomia regionale non riguarda la sanità, ma è la cessione di competenze statali a livello regionale. La sanità è già regionale. Il tema politico chiave per noi, e questa estate facciamo una mobilitazione proprio su questo tema, è quello di lavorare sulla sanità per avere servizi omogenei tra Nord e Sud con un controllo a livello ministeriale delle prestazioni erogate dalle singole regioni. Un percorso già intrapreso ma va fatto sempre di più". Lo afferma ad Affaritaliani.it Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia e vice-capogruppo vicario alla Camera, toccando il delicatissimo tema della sanità pubblica.

Togliere competenze alle regioni? "La risposta è no", precisa Nevi. "Perché la centralizzazione creerebbe ancora più problemi. Ma le regioni devono essere stimolate dallo Stato a raggiungere i livelli essenziali delle prestazioni su tutto il territorio italiano e per questo serve assolutamente una governance nazionale sul tema della sanità. Che non vuol dire ricentralizzare le competenze ma mettere in campo un sistema che garantisca un più attento controllo statale su ciò che accade nei territori", spiega l'esponente azzurro.

"C'è poi il problema della mobilità passiva che grava moltissimo sui bilanci delle regioni dove le persone non si curano, vanno in altre, soprattutto al Nord. Prendiamo come esempio le regioni del Sud, se molti cittadini vanno in Lombardia a farsi curare e’ ovvio che il bilancio regionale soffre moltissimo. Bisogna fare in modo che migliori il servizio in tutta Italia e che le prestazioni siano adeguate ovunque. Questo si fa con investimenti giusti e mirati. Una governance nazionale stringente è assolutamente necessaria per incalzare tutte le regioni ad avere un sistema sanitario con performance adeguate".

Quanto al ruolo del ministero della Salute, Nevi spiega: "Fa già il suo mestiere ma deve, come ho detto, mettere in campo e realizzare una governance che valga per tutte le regioni spingendo il sistema a evitare queste enormi differenze soprattutto tra Nord e Sud. Evitare che le scelte siano dettate dalla politica ma che siano guidate dalle competenze. Merito e attenzione a evitare costi inutile e improduttivi. Le regioni sono venti in Italia e ognuna va responsabilizzata, poi se il sistema non funziona bene saranno gli elettori a mandare a casa quel presidente e quella giunta regionale che non ha lavorato bene", sottolinea ancora Nevi.

"Efficientare, razionalizzare e utilizzare le nuove tecnologie anche con un patto con i medici è la strada. E soprattutto rafforzare la medicina  territoriale che è fondamentale non solo per evitare accessi inutili ai pronto soccorso ma soprattutto per la prevenzione di malattie, Per tutti questi motivi Forza Italia questa estate accenderà un faro sulla sanità proprio per chiedere al governo di intervenire presto per evitare che ci siano queste discrepanze ed evidenti differenze tra le regioni del Nord e quelle del Sud", conclude il portavoce nazionale di Forza Italia.

IRA DELLA LEGA PER L'ATTACCO ALL'AUTONOMIA REGIONALE - “Il principio cardine dell’autonomia prevede che la periferia svolga quello che il centro avrebbe dovuto fare. In Veneto decliniamo questo principio già da anni, fornendo, ad esempio, un livello di servizio in sanità che, pur tra mille difficoltà, è da tempo ai vertici nazionali. L’ultimo rapporto C.R.E.A. dell’Università Tor Vergata, ad esempio, è chiarissimo: nessuno in Italia, sulla sanità, fa meglio del Veneto. Probabilmente il portavoce nazionale di Forza Italia, Raffaele Nevi, non ha avuto ancora tempo di leggere il dossier". Il capogruppo dell’intergruppo Lega-Lista Zaia in Consiglio Regionale del Veneto, Alberto Villanova, intervistato da Affaritaliani.it, risponde così alle dichiarazioni di Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia, ad Affariitaliani.it.

"Dopo l’intemerata sullo Ius Scholae, allora, sono curioso di vedere a cosa servirà il tour sulla sanità organizzato dagli amici di Forza Italia. Spero non a mettere in discussione un pilastro del Centrodestra come l’autonomia o ad attaccare regioni della nostra coalizione come già avviene da noi quotidianamente. Ho però la certezza che il giro nelle corsie di altre regioni, ad esempio, sarà un modo per gli azzurri per toccare con mano l’enorme differenza con chi governa bene la sanità regionale. Il Veneto e i veneti hanno una atavica allergia con i controlli dello stato centrale. Non perché siamo sovversivi, ma perché i dati ci danno la convinzione di saper fare le cose meglio del centro. Non sentiamo alcun bisogno, quindi, di livellare i servizi o di controlli centrali, anzi. Forza Italia semmai dovrebbe concentrarsi a far correre di più e meglio chi, da anni, non riesce a fornire un servizio essenziale per i cittadini come la sanità”, conclude Villanova.

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