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Coni, Malagò: "No ai russi agli Internazionali a Roma. Il tennis segua il Cio"
Il capo dello sport italiano: "Mosca ha rotto la tregua olimpica, non bisogna mai dimenticarlo". Ma scoppia il caso, il presidente della Federtennis si oppone
Tennis, scoppia il caso Internazionali Roma. Malagò durissimo sui russi
Giovanni Malagò fa scoppiare un nuovo caso. Il presidente del Coni dice no ai tennisti russi e bielorussi agli Internazionali di Roma. "Da presidente del Coni e membro Cio, - spiega il capo dello sport italiano al Corriere della Sera - mi occupo di politica sportiva e non di politica. In Italia, ribadisco, rappresento il Cio. E l’Executive Board ha raccomandato a tutte le federazioni di non invitare atleti russi e bielorussi ai tornei e alle manifestazioni sportive. Wimbledon, che è un circolo privato, si è attenuto a questa indicazione. Spetta al governo prendere una decisione. Starà studiando il caso, valuterà la situazione, poi farà una scelta, sono convinto la migliore per il Paese. C’è una grande voglia degli italiani, donne, uomini e bambini, di proiettarsi verso la ripresa, anche nello sport, dopo due anni terribili condizionati dal Covid. Non ci voleva certo la guerra, questo conflitto che crea dolore, angoscia, ansia, problemi".
La Federtennis guidata da Angelo Binaghi non è dello stesso avviso. Al suo fianco l’Atp, la Associazione internazionale che guida il tennis professionistico. C’è preoccupazione per un eventuale intervento del governo. "Bisogna fare una premessa. La raccomandazione del Cio - prosegue Malagò al Corriere - è nata dopo che la Russia ha commesso una gravissima violazione, mai successa in era moderna, la rottura della tregua olimpica durante i Giochi paralimpici. Ma ci rendiamo conto? È lì, in quel momento, durante l’evento, che tutti i comitati paralimpici internazionali si schierano al fianco dell’Ucraina, si riuniscono e chiedono che russi e bielorussi vengano esclusi dai Giochi. In caso contrario non avrebbero partecipato alla Paralimpiade". Il caso è scoppiato.