Banca Etruria, nel 2011 il pm Rossi prosciolse papà Boschi - Affaritaliani.it

Cronache

Banca Etruria, nel 2011 il pm Rossi prosciolse papà Boschi

Turbativa d'asta ed estorsione. Nel 2011 fu indagato con queste due ipotesi di reato il papà del ministro Boschi. Ma il pm Rossi, poi consulente a Palazzo Chigi, chiuse l'inchiesta. L'indiscrezione è pubblicata oggi dal settimanale Panorama, che racconta di come la vicenda sia risalente al 2007 con la compravendita di una grande tenuta agricola posseduta dall'Università di Firenze.

Boschi venne indagato ad Arezzo per reati di turbativa d'asta ed estorsione, e per due volte venne prosciolto su richiesta proprio del pm Rossi, poi diventato procuratore capo ad Arezzo, nonché lo stesso magistrato che indaga sul dissesto di Banca Etruria e quindi sul vice presidente Boschi. Una vicenda, quella del 2007, nella quale erano coinvolti anche uomini considerati vicini a clan della 'ndrangheta dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze.

Malgrado il proscioglimento, scrive Panorama, restano senza risposta due domande, relative ai 50mila euro in contanti che un successivo acquirente di parte della tenuta affermò di aver personalmente consegnato a Boschi. Da una parte non si sa dove siano effettivamente finiti quei soldi, ma non si sa nemmeno perché la Procura di Arezzo non abbia mai indagato per calunnia chi affermava di averli dati a Pierluigi Boschi.