Cronache
Torino, giallo eredità all'amante. Mistero sulla morte di lei, uomo a processo

Giallo nella Torino bene. Un'insegnante cita nel testamento l'amante (sposato), ma poi quando sembra volerlo cambiare muore. La storia
L'insegnante, il testamento per l'amante, i dubbi e la morte improvvisa
La Torino bene è sconvolta da una vicenda oscura e che per i pm nasconde un giallo. Tutto ruota attorno alla morte nel 2018 di Giuseppina Romani, ex insegnante allora 59 enne, e alla scelta della stessa, qualche anno prima, di cambiare il testamento e lasciare beni per 4 milioni di euro all’uomo. Patrimonio che ora è finito sotto sequestro.
Come spiega uil Corriere della Sera, tutto ha inizio nel 2016. "È l’anno del primo incontro tra Giuseppina Romani, Giusy per gli amici, maestra di scuola, donna elegante e molto riservata e il suo amante, assicuratore di cinque anni più giovane. Lei, un passato da orfana, tra sofferenza e tanta solitudine, un’eredità da far invidia ricevuta dal padre che l’aveva adottata, lo conosce e se ne innamora follemente. Nonostante lui sia sposato e abbia tre figli. Una passione travolgente che la spinge anche a cambiare il suo testamento in suo favore davanti ad un notaio".
Ma per i pm, come scrive il Corriere della Sera, c'è qualcosa che non torna. "Giusy muore improvvisamente ad appena 59 anni nel suo appartamento in lungo Po Antonelli, a Torino, nel 2018. Qualcuno racconta che, durante i due anni di relazione, avesse già cambiato idea su quella relazione". Gli sporadici incontri ad un certo punto però a Giuseppina non bastano più. E, scrive il Corriere della Sera, "dopo tanto pensare, decide di chiudere quella storia" tanto da voler anche cambiare il testamento.
Lo racconta la donna di servizio, con virgolettati riportati dal Corriere: "Me l’aveva detto un giorno di novembre mentre stavo lavorando. Voleva lasciarlo. Lo voleva incontrare la sera stessa. La mattina dopo l’ho trovata morta". Un giallo che porta l’uomo a essere indagato per omicidio. "La salma riesumata per l’autopsia. La causa del decesso resta però un mistero. Arresto cardiocircolatorio, altri esami sono impossibili da effettuare. Non resta che archiviare tutto", scrive il Corriere. "E l’uomo, difeso dall’avvocato Claudio Strata, finisce imputato per circonvenzione di incapace".