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Politica
Guerra, Romeo (Lega): "Papa fondamentale per arrivare alla pace"
Massimiliano Romeo

Dopo Salvini, parla il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo


"Immagino che la diplomazia del Vaticano sia al lavoro da diverso tempo per cercare di trovare una soluzione pacifica tra Russia e Ucraina. Sicuramente, il ruolo di Papa Francesco in questo senso può essere assolutamente fondamentale". Con queste parole il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo, commenta con Affaritaliani.it le parole del Pontefice di ieri che ha bollato come "pazzia" l'aumento delle spese militari da parte di alcuni stati, tra cui l'Italia, e ha affermato che la soluzione non è l'invio di nuove armi a Kiev. "L'appello del Papa è chiaro: meno armi e più diplomazia. Un appello che condividiamo, anche se l'Italia deve rispettare, come ha spiegato il premier Mario Draghi, gli accordi internazionali nel quadro dell'Alleanza Atlantica".

La Lega voterà in Aula l'aumento delle spese militari al 2% del Pil? "Non abbiamo presentato ordini del giorno in questo senso. Se ci troveremo di fronte a una votazione, al Senato ci comporteremo come alla Camera (dove tutti i gruppi hanno votato a favore, ndr)".

Quanto alla posizione molto dura di Draghi in questo contesto bellico, Romeo dichiara: "Il governo italiano sta facendo bene e credo che abbia ragione nel sostenere in tutti i modi possibili il popolo ucraino, compresi gli aiuti militari. Dall'altra parte, nel corso del dibattito in Senato dell'altro giorno abbiamo invitato il presidente del Consiglio a utilizzare toni più pacati perché l'Italia ha una lunghissima tradizione di diplomazia di primissimo piano che va assolutamente valorizzata".

Poi le conseguenze economiche delle sanzioni alla Russia. "L'Unione europea deve tutelare le imprese che subiranno delle perdite anche gravi a causa delle applicazione delle sanzioni con la Russia, concentrando gli aiuti a quei Paesi che hanno un maggiore interscambio commerciale con Mosca. Ovvero Germania e Italia", spiega il presidente dei senatori leghisti.

Il governo arriverà a fine legislatura? "Per quanto ci riguarda, assolutamente sì". Quindi la Lega non lascerà l'esecutivo? "Assolutamente no. Noi manteniamo gli impegni presi, soprattutto in una fase così delicata dove, tra l'altro, oltre alla guerra, la pandemia non è stata ancora del tutto sconfitta. In questo momento servono massima unità e massimo sostegno al governo".

E infine il Centrodestra. Alle Politiche del 2023 ci sarà la solita regola che chi prende più voti è il leader e il premier in caso di vittoria? "In questo momento per noi è più importante che si ritrovi l'unità della coalizione, soprattutto a livello nazionale. E' chiaro che chi vuole essere leader del Centrodestra deve sapere giocare di squadra", conclude Romeo.

 

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