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Economia
Renault, De Meo: "Le fusioni non bastano più, ecco come rispondere alla Cina"

De Meo: "Le fusioni non bastano più, ecco come rispondere alla Cina"

Luca De Meo, CEO del gruppo Renault, ha condiviso con il Corriere della Sera la sua prospettiva sul futuro dell'azienda e del settore automobilistico. Ha espresso grande entusiasmo riguardo alla futura Twingo, definendola "un vero jolly" che rivoluzionerà lo sviluppo dei prodotti Renault. De Meo ha sottolineato l'importanza di questa vettura, programmata per il 2026, come un'opportunità per riscrivere le regole del gioco nel settore automobilistico, offrendo un prodotto competitivo a costi accessibili.

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De Meo ha riportato i risultati eccezionali del 2023 per Renault, definendoli "storici", con un fatturato che ha raggiunto i 52,4 miliardi di euro e un aumento delle vendite del 9%. Ha evidenziato il margine operativo del 7,9%, indicando una redditività significativa. La performance finanziaria dell'azienda ha superato le previsioni, dimostrando la capacità di autofinanziamento nonostante l'annullamento dell'IPO di Ampere, la divisione elettrica e software, grazie a un cash flow di 3 miliardi di euro, il doppio rispetto all'anno precedente.

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Il CEO ha enfatizzato la politica commerciale orientata alla clientela privata, con un focus sul segmento C e il lancio della quinta generazione dell'Espace, il veicolo più redditizio nella storia di Renault. De Meo ha rassicurato sulle relazioni con Nissan e Mitsubishi, negando voci di un'eventuale fusione con Stellantis. Riguardo alla necessità di consolidamenti nel settore automobilistico, De Meo ha indicato che le economie di scala possono essere importanti, ma ha sottolineato l'importanza dell'agilità e dell'innovazione nell'industria automobilistica attuale. Ha elogiato il contributo economico delle vendite a partner, evidenziando il successo di Renault nonostante volumi di vendita inferiori a quattro anni fa.

De Meo ha proiettato una visione positiva per il 2024, ma ha sottolineato l'importanza delle politiche governative sui sussidi per le auto elettriche. Ha citato l'esempio della Germania, dove la fine degli incentivi ha causato un crollo delle vendite. Ha sottolineato la necessità di trovare alternative al carbonio nel lungo periodo, riconoscendo il vantaggio dell'elettrico nelle aree urbane dense. Infine, De Meo ha sottolineato l'importanza di abbracciare il progresso tecnologico, riconoscendo che respingere l'innovazione potrebbe significare un passo indietro per l'intera industria automobilistica.






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