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Economia
Irpef, arriva la mazzata sulle aliquote: ecco di quanto

Irpef, in base alla nuova norma decade il blocco che impediva ai comuni di aumentare le addizionali 

Stangata in arrivo per ben 4,5 milioni di contribuenti italiani. Mentre si attende la pubblicazione ufficiale del Dl Aiuti la platea dei comuni italiani, capoluoghi di provincia, interessati da un deficit, ovvero la differenza tra le entrate e le uscite, che potrebbero aumentare l'Iperf locale, si alza.

Questo perchè se nella prima formulazione del testo si prevedeva “il riequilibrio finanziario” per tutti quei comuni capoluoghi di provincia con un disavanzo di amministrazione pro capite superiore a 500 euro, ora la norma di estende anche a chi ha un debito pro capite oltre i 1.000 euro. Lo rivela Libero che sottolinea come l'ente interessato, “entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto” può sottoscrivere “un accordo per il ripiano del disavanzo” con il governo.

Ma non solo. Scrive Libero: “La parte che fissava l'incremento dell'addizionale comunale Irpef in deroga al limite previsto dalla legge, in misura non inferiore allo 0,2 per cento è saltata. Ora il decreto rimanda direttamente all'articolo 1 comma 5 72 della legge 234 del 2021 nel quale si legge che tra le varie misure che il comune può mettere in atto per far quadrare i conti c'è anche l'istituzione, con apposite delibere del Consiglio comunale, di un incremento dell'addizionale comunale all'Irpef, in deroga al limite previsto dell'8 per mille”.

Questo giustifica così i rialzi del comune di Torino: l'amministrazione, lo scorso febbraio, ha alzato l'aliquota fino all'1,2% con uno scarto dello 0,4% rispetto a prima. “Lo stesso si prepara a fare Napoli che ha annunciato che l'addizionale passerà dallo 0,8% allo 0,9% per poi arrivare all'1% nel 2024”, continua Libero. Forse non tutti seguiranno questa scia: “i requisiti stabiliti dalla norma restringono infatti l'elenco a 23 capoluoghi, tutte città che potrebbero già da oggi in base al loro livello di deficit o di debito, utilizzare il beneficio concesso dal governo di aumentare la tassazione locale”.

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