Tim, intervista a Labriola: “Il sistema delle tlc a rischio entro 2-3 anni" - Affaritaliani.it

Economia

Tim, intervista a Labriola: “Il sistema delle tlc a rischio entro 2-3 anni"

di Marco Scotti

Il ceo di Tim a Trento: “La separazione tra ServiceCo e NetCo è una necessità, ci attende un ciclo d’investimento pesante per la fibra”

Telefonia mobile, Labriola: "In Italia le tariffe più basse d’Europa"

“In Italia abbiamo le tariffe di telefonia mobile più basse d’Europa”. Parola di Pietro Labriola che a Trento, in occasione del Festival dell’Economia, ha fatto il punto sullo stato di salute del comparto. Partendo da un dato: nel quinquennio 2016-2020 le aziende del settore delle telecomunicazioni hanno perso un miliardo di margini. Non è colpa dell’ex-Sip o di altri operatori, sia ben chiaro, ma di un comparto che fatica a tirarsi fuori da un meccanismo complesso. “La tesi del mio master ormai quasi 30 anni fa – chiosa Labriola – era sulla liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni. Partendo da una duplice richiesta comunitaria: ridurre i prezzi per il consumatore e redistribuire i margini tra gli incumbent e i nuovi operatori. Abbiamo ridotto i prezzi, che oggi sono i più bassi d’Europa, ma non abbiamo redistribuito valore per le altre aziende”. 

 

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Secondo un’indagine Agcom pubblicata alla fine dello scorso anno i ricavi complessivi delle principali aziende che operano nel settore delle comunicazioni elettroniche si sono ridotti nel periodo 2016-2020 del 10,1%, passando da 31,5 miliardi di euro nel 2016 ai 28,3 miliardi di euro nel 2020. Chiaro dunque che si debba decidere meglio che strada bisogna affrontare. Non può essere la moltiplicazione quasi maniacale degli operatori che facciano leva esclusivamente sul prezzo per attirare nuovi clienti. Né si può pensare di tornare a un regime quasi monopolista “Bisogna che ci sia qualcuno che verifica il modello di business degli operatori per capire se è sostenibile – chiosa Labriola – perché oggi i ricavi dei cinque operatori mobili non generano montagne di utili, ma anzi registrano numeri preoccupanti. Se facciamo finta che non ci sia alcun problema, tra due o tre anni potremmo avere una crisi sistemica del comparto delle telcomunicazioni”.

“I prossimi 10 anni saranno positivi grazie al Pnrr”