Economia

Effetto Russia: in calo gli annunci di lavoro nei settori legati all'energia

L'analisi di Indeed sui dati relativi degli annunci in 21 dei Paesi europei dove opera

Lavoro, primi segnali dell'impatto della guerra Russia-Ucraina

Il conflitto in Ucraina sta colpendo, indirettamente, il mondo del lavoro a livello internazionale. Indeed, il portale per chi cerca e offre lavoro, ha esaminato, infatti, gli annunci in 21 dei Paesi europei dove opera, per analizzare come il mercato del lavoro sta rispondendo alla crisi. E' emerso che in media, gli annunci di lavoro postati su Indeed in Europa hanno iniziato a ristagnare alla fine di febbraio, in coincidenza con l'inizio del conflitto. Si è registrato, mediamente, un calo degli annunci per posizioni richieste nei settori ad alta intensità energetica, ad esempio nell'industria manifatturiera e nei trasporti. L'ipotesi è che la guerra abbia indebolito le prospettive economiche agendo sulla fiducia, sul commercio e sui prezzi delle materie prime.

In media, le inserzioni in queste aree sono diminuite di cinque punti percentuali dalla fine di febbraio in tutti i Paesi del campione: quindi, più della diminuzione di 1 punto percentuale registrata per le offerte di lavoro se considerate nel complesso.

“Il mercato del lavoro - commenta Pawel Adrjan, economista e responsabile delle attività di ricerca di Indeed per l’area Emea - è ancora robusto, ma il rallentamento preoccupa. I dati offrono la prova che il conflitto sta avendo un impatto reale sul mercato del lavoro. La buona notizia è che gli annunci di lavoro rimangono elevati rispetto ai livelli storici, indicando che molti datori di lavoro stanno portando avanti i piani di assunzione. Ma il rallentamento è una preoccupazione per le prospettive economiche a breve termine”.

Lavoro, crescita in stallo ma annunci ancora alti rispetto ai livelli storici

Gli annunci sono ancora alti rispetto ai livelli storici, un aspetto positivo che indica come il mercato del lavoro sia ancora relativamente forte. Ciò potrebbe contribuire a mitigare l'impatto della crisi sull'occupazione. Gli annunci di lavoro rimangono elevati, ma la crescita è in stallo. Al 22 aprile 2022, i post medi nei 21 Paesi del campione preso in esame, erano superiori del 45% rispetto al livello pre-pandemia ma 8 punti percentuali al di sotto del trend pre-conflitto. La crescita si è arrestata a fine febbraio. A maggio 2022 gli annunci si attestano a 1 punto percentuale al di sotto del livello registrato il giorno dell'invasione. 

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