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Economia
Sberbank, la banca russa lascia l'Europa: in bancarotta la filiale austriaca

Guerra Ucraina, l'accordo europeo esclude da Swfit sette istituti, ma non Gazprombank 

Sberbank Group, la più grande banca russa, ha annunciato che si ritirerà dal mercato europeo dopo essere stata colpita da massicce sanzioni finanziarie come ritorsione per l'invasione di Mosca in Ucraina. "Nella situazione attuale, Sberbank ha deciso di ritirarsi dal mercato europeo. Le banche sussidiarie del gruppo stanno affrontando deflussi anomali di fondi e minacce alla sicurezza dei loro dipendenti e uffici", ha riferito il gruppo in una nota citata dalle agenzie di stampa russe. 

Nella notte, i funzionari della Bce, hanno riferito che la filiale europea della russa Sberbank sarà liquidata dopo essere finita sotto pressione a causa delle sanzioni occidentali imposte in risposta all'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. La filiale austriaca del più grande prestatore russo Sberbank Europe AG sarebbe stata autorizzata a entrare in "normali procedure di insolvenza", mentre le filiali in Croazia e Slovenia sono state vendute alle banche locali, il Single Resolution Board, parte del sistema dell'Unione Europea per mantenere la stabilità finanziaria.

I depositanti della filiale austriaca sarebbero protetti fino a 100.000 euro, in linea con la legislazione europea, mentre quelli in Croazia e Slovenia sarebbero coperti "senza limiti". Sberbank AG ha sofferto problemi di finanziamento in seguito all'annuncio di dure sanzioni dell'Unione Europea volte a soffocare l'accesso delle banche russe ai mercati dei capitali. La Banca Centrale Europea ha riferito che l'affiliata europea era "in fallimento o probabilmente fallirà" dopo aver "sperimentato significativi deflussi di depositi come risultato dell'impatto reputazionale delle tensioni geopolitiche".

Il sostegno alla filiale austriaca non è stato possibile poiché la banca centrale russa proibisce alle istituzioni finanziarie di inviare contanti ai paesi che hanno imposto sanzioni. Sberbank Europe AG, posseduta al 100% dalla società madre russa della banca, ha anche filiali in Bosnia ed Erzegovina, Repubblica Ceca, Ungheria e Serbia, che non sono controllate dai regolatori europei. Nel caso della filiale austriaca, la SRB ha stabilito che lasciare che la banca fallisca non comporti "un impatto negativo sulla stabilità finanziaria". Le filiali in Croazia e Slovenia riapriranno normalmente domani.

Nella giornata di ieri gli ambasciatori dell'Unione europea hanno raggiunto l'accordo sulla lista delle banche russe da escludere dal sistema Swift (ne abbiamo scritto qui). Nell'elenco figurano sette banche e non è inclusa la Gazprombank, principale vettore per il pagamento del gas russo. Nella lista delle banche escluse dal sistema Swift risultano: Vtb bank, il secondo Istituto del Paese, Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Rossiya Bank, Sovcombank e Veb.

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