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Economia
Stellantis, altro che rilancio di Mirafiori: via in 1520 per uscita volontaria

Stellantis, 1.520 lavoratori accettano l'uscita volontaria. Altro che piano di rilancio di Mirafiori. Furia dei sindacati

È stato siglato tra Stellantis e i sindacati metalmeccanici torinesi un accordo per l'uscita volontaria incentivata di 1.520 lavoratori occupati in 21 società del gruppo presenti sul territorio, su un bacino di circa 12mila addetti complessivi. Lo comunica la Uilm spiegando che 733 sono le uscite incentivate nelle strutture centrali tra impiegati e quadri e 300 le uscite alle Carrozzerie di Mirafiori.

“I numeri richiesti dall'azienda a Torino sono alti e questo ci deve far riflettere sul fatto che la situazione è sempre più drammatica - commenta Luigi Paone, segretario generale Uilm Torino - è urgente accelerare il confronto con Stellantis e istituzioni per creare un vero progetto di rilancio per Mirafiori".

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"Siglato l'accordo tra Stellantis e sindacati metalmeccanici per l'uscita volontaria incentivata di 1.520 lavoratori occupati in 21 società del gruppo. Fatti in totale contrasto con le parole di Tavares sul rilancio di Mirafiori e dell'automotive italiano. Dove sono i nuovi modelli? La fine della cassa è l'incentivo ad andarsene? La desertificazione continua e Stellantis spera solo di non risponderne mai". Lo dichiara il vicecapogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera, Marco Grimaldi.

“E’ incredibile come la clava di Stellantis continui a battere incessantemente sulla testa di Mirafiori e Torino. In coerenza con la nostra posizione di avere un piano complessivo di rilancio per Mirafiori che deve prevedere anche delle assunzioni, e non certo il continuo svuotamento dello stabilimento, abbiamo deciso come la volta precedente, di non firmare e non accompagnare il processo di dismissione del nostro maggior sito industriale”. Così in una nota il segretario generale della Fiom di Torino, Edi Lazzi.

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“Andremo avanti sulla strada di perseguire il bene di Mirafiori e della città di Torino puntando ad ottenere un progetto complessivo sull’automotive, fatto di nuove produzioni, assunzioni, progettazione di auto e componentistica”, prosegue Lazzi e Gianni Mannori responsabile di Mirafiori per Fiom aggiunge “dopo l’ennesima comunicazione di cassa integrazione per i lavoratori della 500 elettrica consegnataci ieri e che andrà dal 22 aprile al 5 maggio, oggi c’è quella degli esodi incentivati che su Torino sono un totale di 1520, una cifra altissima con numeri impressionanti soprattutto per gli impiegati degli Enti Centrali”.

“Saremmo stati anche disponibili a firmare gli esodi e siamo andati all’incontro con tutte le buone intenzioni, ma a fronte delle risposte negative da parte dei responsabili aziendali sulla nostra richiesta di un piano industriale e di assunzioni in sostituzione di chi va via, certo non potevamo firmare nessun tipo di accordo. Continueremo ad opporci a questo declino con tutte le nostre forze”, conclude.






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