Stellantis, conti in crescita del 12% nonostante il calo delle consegne
L’azienda guidata da Carlos Tavares, causa crisi dei chip, ha ridotto del 12% il numero di auto consegnate
Stellantis, boom dei ricavi
Nel primo trimestre 2022 Stellantis ha registrato un aumento dei ricavi del 12% a 42,5 miliardi, un risultato - si spiega dal gruppo - favorito da "migliori prezzi e mix di prodotti, oltre a cambi di conversione più favorevoli". Il gruppo conferma la guidance per l’intero anno. Nel primo trimestre 2022 le consegne di autoveicoli di Stellantis si sono attestate 1.374.000 unità, in calo del 12% "principalmente - sottolinea una nota del gruppo - a causa della mancata evasione di ordini per l’approvvigionamento di semiconduttori". In particolare in Europa le consegne sono calate del 24% a 622 mila unità. Negli Stati Uniti, invece, sono cresciute del 6% a 480 mila unità. Maserati ha registrato un calo del 20%.
Per quando riguarda le previsioni di mercato per l’intero anno, il gruppo ha rivisto al ribasso l’andamento nell’Europa allargata con calo a fine 2022 del 2% contro la precedente stima del +3%. In calo anche le previsioni per il Nord America dove le vendita sono stimate stabili contro una crescita prevista precedentemente del 3%. Invariate le stime per India e Asia-Pacifico a +5% e Sud America +3%.
Palmer, guidance confermata nonostante condizioni sfavorevoli
"La guidance per l’intero anno, con margini di risultato operativo rettificato a doppia cifra e flussi di cassa positivi, è confermata, nonostante le condizioni sfavorevoli in termini di approvvigionamenti e di inflazione, grazie al successo dei modelli e alle partnership strategiche". Così il cfo di Stellantis, Richard Palmer, commenta i risultati del gruppo del primo trimestre 2022 sottolineando che nel periodo "i ricavi netti sono cresciuti del 12% grazie ai prezzi netti, a un miglior mix di modelli e a cambi di conversione più favorevoli, mentre le consegne sono calate del 12%".
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