Esteri
Cina: "Basta sanzioni alla Russia e armi all'Ucraina. Così pace impossibile"
L'ambasciatore cinese all'Onu: "Anche il congelamento arbitrario delle riserve monetarie di altri Paesi viola la sovranità"
Guerra Russia Ucraina, la Cina si schiera. Ma non sta con Usa e Nato
La guerra in Ucraina è entrata nella fase 2. Le truppe di Putin adesso vogliono definitivamente conquistare Mariupol e concentrare i loro attacchi sul Donbass e su Kharkiv. Altra notte di bombardamenti in diverse città del Paese, Mykolaiv a nord di Odessa è stata attaccata con raffiche di missili. Sul fronte diplomatico, intanto, la Cina ha bocciato il blocco di beni di altri Stati perché "minano la stabilità internazionale" e "l’economia mondiale". Inoltre le forniture di armi "non porteranno pace". La posizione di netta contrarierà di Pechino alle iniziative dell’Occidente è stata espressa dall’ambasciatore cinese all’Onu Zhang Jun.
"Anche il congelamento arbitrario delle riserve monetarie di altri Paesi - ha detto il diplomatico cinese nel corso del suo intervento al Consiglio di sicurezza - violano la sovranità. Va eliminato l’impatto negativo delle sanzioni". Secondo la Cina la comunità internazionale dovrebbe fare di tutto per mantenere inalterate le forniture di cibo e energia, in modo di calmierare i prezzi al consumo, per "evitare" un effetto domino su tutte le economie mondiali. Il rappresentante di Pechino ha lanciato un appello ad astenersi dall’invio di armi in Ucraina: “Continuare a farlo - ha aggiunto - non porterà pace, ma renderà ancora più grave la catastrofe umanitaria”.