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Esteri
Guerra Ucraina, la mappa di Putin: pronti attacchi in Moldavia e sul Baltico

Guerra Ucraina verso la terza guerra mondiale? "Putin vuole anche altri paesi"

L'invasione dell'Ucraina è solo l'inizio, la Russia vuole conquistare altri Paesi. E' quanto ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video messaggio diffuso nella notte, citando le dichiarazioni di un comandante di Mosca secondo cui le forze russe vorrebbero prendere il controllo del sud dell'Ucraina per avere accesso alla Transnistria, regione separatista della Moldova. "Bene, questo conferma quello che ho detto molte volte - ha scandito Zelensky - L'invasione russa dell'Ucraina è destinata a essere solo l'inizio, poi vogliono conquistare altri Paesi".

"Naturalmente - ha assicurato il presidente ucraino - noi ci difenderemo finché sarà necessario per spezzare questa ambizione della Federazione russa. Ma tutte le nazioni che, come noi, credono nella vittoria della vita sulla morte devono combattere con noi. Ci hanno aiuto, perché eravamo i primi sulla lista, chi sarà il prossimo?" "Se chiunque può diventare il prossimo vuole restare neutrale oggi per non perdere niente, fa la scommessa più rischiosa. Perché perderete tutto", ha concluso Zelensky. 

Guerra Ucraina o terza guerra mondiale? Putin pensa ad attaccare Finlandia e Svezia per congelare l'adesione alla Nato

"Uno dei compiti dell’esercito russo è stabilire il pieno controllo del Donbass e dell’Ucraina meridionale. Ciò consentirà di fornire un corridoio terrestre alla Crimea, oltre a permettere di influenzare le strutture vitali ucraine e i porti del Mar Nero, attraverso i quali prodotti agricoli e metallurgici vengono esportati", ha detto infatti esplicitamente il generale Rustam Minnekaev. "Il controllo sul sud dell’Ucraina è un altro corridoio per la Transnistria, dove viene oppressa la popolazione di lingua russa". Per questo "l’operazione speciale deve essere portata con successo alla sua logica conclusione — ha detto Minnekaev — . Tutti gli obiettivi saranno raggiunti. Non abbiamo iniziato questa guerra, ma la finiremo".

Dmitrij Suslov, che dirige il Centro di studi europei e internazionali presso la Scuola superiore di Economia, uno dei pensatoi del Cremlino, spiega il dibattito in corso in Russia in un'intervista al Corriere della Sera: "Al Cremlino ci sono attualmente due scuole di pensiero e il presidente non ha ancora scelto. La prima, che definirei massimalista, dice che occorre infliggere una sconfitta pesante all’Ucraina nel Donbass e poi occupare la restante parte meridionale del Paese, incluse Odessa e Nicolaev, tagliandone l’accesso al mare e stabilendo una connessione diretta con la Transnistria, dove c’è anche un’altra popolazione russofona oppressa. La seconda scuola, alla quale appartengo, obietta che questo richiederebbe molte più risorse, prolungherebbe la guerra e renderebbe più difficile per l’Ucraina e l’Occidente accettare l’occupazione russa del Sud".

Ma in realtà la mappa di Putin non si ferma alla Transnistria. Per evitare l'ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato, il Cremlino è pronto a un'altra azione clamorosa. Almeno secondo il Foglio, che spiega: "Potrebbe approfittare dei tempi non brevi della procedura di adesione per lanciare uno o più attacchi limitati, diretti ad acquisire il controllo di piccole porzioni di territorio finlandese o svedese. E’ ciò che fece nel 2008, reagendo all’ipotesi di ingresso della Georgia nella Nato. Se lo facesse di nuovo la Nato non potrebbe che congelare le adesioni. Nell’Alleanza vige infatti la regola tacita per cui non viene ammesso un paese impegnato in un conflitto armato, per evitare che scatti il disposto dell’art. 5 del Trattato sull’obbligo di difesa collettiva. Una regola che di fatto ha tenuto dormiente per lunghi anni la stessa richiesta di adesione dell’Ucraina".

Anche perché nel frattempo ci sono delle truppe russe schierate al confine con la Finlandia. Il rischio che la guerra in Ucraina sfoci in qualcosa di più grande, molto più grande, è altissimo.

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