Esteri
Ucraina, Usa: nostro obiettivo è far vincere Kiev. Onu: 8,3 mln di rifugiati

Vertice nella base militare Usa di Ramstein, in Germania. Esplosioni in Transnistria, nuovo fronte della guerra. Berlino invia carri armati a Kiev
Guerra Russia-Ucraina, il capo del Pentagono Austin: "Il nostro obiettivo è aiutare Kiev a vincere la guerra"
"Oggi siamo qui riuniti, oltre 40 Paesi, per aiutare l'Ucraina a vincere la battaglia contro la Russia. L'Ucraina ha fatto un lavoro straordinario nel difendersi dalla aggressione russa e la battaglia di Kiev entrerà nei libri di storia. Ma ora la situazione sul campo è cambiata, con l'offensiva nel sud e nel Donbass e dobbiamo capire di cosa ha bisogno l'Ucraina per combattere".
Lo ha detto Lloyd Austin, segretario della Difesa Usa, aprendo il vertice nella base militare Usa di Ramstein, in Germania. "C'è un senso di urgenza che tutti comprendiamo, faremo il possibile, compresa la mobilitazione della nostra base industriale". Sul fronte umanitario arrivano dati allarmanti. L'Onu prevede 8,3 milioni di rifugiati ucraini rispetto ai poco piu' di 5,2 milioni attuali.
"I ministri della Difesa di 40 Paesi si incontrano oggi a Ramstein per discutere di come armare l'Ucraina. E noi lo diciamo ancora e ancora: armi, armi, armi! Abbiamo bisogno di armi per resistere e difendere i valori dell’umanità". E' il messaggio lanciato dalla deputata Ucraina Lesia Vasylenko, alla luce dell'incontro in corso nella base Usa in Germania che indica l’oggetto della riunione.
Kiev potrà subito far conto sui carri armati autorizzati dal governo tedesco: lo riferisce una fonte governativa. A Kiev verranno inviati carri armati del tipo 'Cheetah', usati per la difesa antiaerea, ha precisato la fonte. Si tratta di un importante punto di svolta nella politica - finora improntata alla prudenza - seguita da Berlino nel suo sostegno militare all'Ucraina, commentano alcuni osservatori.
Sul campo la guerra rischia di allargarsi al fronte Sud-Ovest, in Moldavia, dove un centro di trasmissione radiofonica russo è stato fatto saltare in aria in Transnistria, all'indomani delle esplosioni avvenute vicino al ministero della Sicurezza nell'autoproclamata Repubblica in Moldavia, territorio filorusso. "Due delle più potenti antenne sono fuori uso", ha fatto sapere il ministero dell'Interno, precisando che "non ci sono stati feriti". Un avvenimento che potrebbe giustificare l’intervento di Mosca in quella zona. L’obiettivo dei russi sarebbe quello di collegare il corridoio Sud dell’Ucraina che va dal Donbass, passa dalla Crimea e arriva in Transnistria, impedendo di fatto lo sbocco al mare per Kiev.
La Difesa russa dopo l'ultimo briefing operativo rilanciato sui social media ha annunciato di aver “eliminato la notte scorsa circa 500 nazionalisti nemici", tra cui 60 militanti del gruppo nazionalista del Donbass. Dal canto sui, lo stato maggiore della Difesa ucraina ha confermato la distruzioni di un deposito di munizioni e l'uccisione di oltre 70 soldati russi nell'area di Velyka Oleksandrivka, un villaggio nella regione di Kherson in gran parte controllato dalle forze di Mosca.