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David LaChapelle, in mostra a Milano le sue visioni barocche e mistiche
           

L’autore si impossessa di soggetti classici della storia dell’arte e li restituisce con le caratteristiche estetiche proprie della sua visione; così per la citazione michelangiolesca della Cappella Sistina da cui trae Deluge (2006), tra i primi lavori di grande formato, insieme di allegoria barocca e teatralità statica del neoclassicismo. Una graffiante critica sociale in cui l’artista inserisce tra le persone in balia della tempesta simboli del sistema internazionale: il Caesars Palace, noto casinò di Las Vegas, il Burger King, il marchio Gucci e la catena commerciale di caffè Starbucks. A Deluge seguirono After the Deluge: Cathedral, Museum e Statue (2007).

Trae ispirazione anche dal dipinto Venere e Marte di Botticelli, che raffigura i protagonisti dopo il rapporto sessuale: mentre Venere, dea dell’amore, ha lo sguardo malinconico, Marte, dio della guerra, dorme un sonno spossato e, privato delle armi, simboleggia la sua totale arresa davanti all’amore. Amore e bellezza da una parte in contrasto con la violenza e la guerra. Ecco allora Rape of Africa (2009), in cui Naomi Campbell è una Venere ambientata nelle miniere d’oro dell’Africa, un continente le cui risorse naturali sono state e continuano ed essere violentate e saccheggiate. E ancora…

Fino alle opere più recenti, realizzate prima e durante il lockdown, nella foresta pluviale e incantata di Maui, isola dell’arcipelago delle Hawaii, da qualche anno rifugio di LaChapelle: un inno alla natura incontaminata. Così, tra le altre, Staircase to Paradise (2020), dove la scala che gira intorno a una figura eterea ispirata alla Vergine Maria rappresenta un percorso verso il paradiso.

Lavori lontani da quelli dedicati alla vulnerabilità del pianeta, o all’azione distruttiva del lusso sfrenato e del consumismo, o ai tomenti della nostra epoca; immagini di pace, silenzio, che si fanno portatrici di una proposta salvifica, sapientemente catturate dagli occhi di un abilissimo regista e di uno sceneggiatore visionario.

“David LaChapelle. I believe in miracles”

MUDEC – Museo delle Culture - Via Tortona 56 - Milano

22 aprile - 11 settembre 2022

Orari: Lun 14.30 ‐19.30 | Mar, Mer, Ven, Dom 09.30 ‐ 19.30 | Gio, Sab 9.30‐22.30

Ingressi: intero € 15 - ridotto € 13

Catalogo edito da 24 ORE Cultura

www.mudec.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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