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IA, presto i computer potranno decidere di non spegnersi. Rivoluzione epocale

Il papà di ChatGpt spiega agli italiani e non solo le potenzialità dell'intelligenza artificiale in collegamento alla Tech Week
Intelligenza artificiale, siamo di fronte alla rivoluzione epocale
Sam Altman, Ceo di OpenAI, parla di Intelligenza Artificiale in video al Tech Week italiano, in diretta da San Francisco. "Per sviluppare l'ecosistema tecnologico ci vuole cultura non solo capitali, anche l'Italia può farlo ma deve sceglierlo culturalmente. Per un periodo non era nella cultura degli Stati Uniti e ora lo è, il capitale va focalizzato. È difficile dire se il Pil raddoppierà o triplicherà con l'Intelligenza artificiale ma sarà sicuramente un cambiamento generale, uno dei boom economici più grossi, su questo sono positivo".
OpenAI ha prodotto il più celebre programma per IA generativa, ChatGPT, che è a disposizione di chiunque sul web. Sulla tematica dell’energia consumata dalla IA il fondatore della più importante azienda di Intelligenza Artificiale ha dichiarato: "L’energia a basso costo è buona anche per l'uso dell'intelligenza artificiale". Insomma, l’Intelligenza Artificiale può nutrirsi anche di junk food ma funziona uguale.
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OpenAI, insieme a Microsoft, ha investito in una nuova azienda chiamata Helion, che è una start up che si occupa di fusione nucleare. C’è da dire, per correttezza, che la fusione nucleare è ancora lontana anni luce, dal produrre risultati pratici e che tutti gli Stati del mondo sono impegnati nella ricerca, compresa l’Italia con l’Enea. Ma poi Sam Altman è arrivato al punto che più interessa la pubblica opinione mondiale e cioè la supposta pericolosità della Intelligenza Artificiale.
"I modelli attuali di ChatGpt non sono così pericolosi, sarebbe un peccato esagerare con le norme. Quello che succede è sorprendente e non dovrebbe essere bloccato. Ci sono tante cose meravigliose da esplorare. Si fanno cose sempre più sorprendenti con la tecnologia. Nel prossimo decennio molti ambiti saranno impattati e gli effetti saranno positivi. Per esempio l'istruzione: ci sarà la possibilità di imparare in modo più efficace, sarà uno strumento che lavora con gli insegnanti, ma anche la salute, le terapie. Ci può essere un miglioramento della produttività", ha spiegato il Ceo di OpenAI.
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Ed in effetti le possibilità che l’IA dischiude sono enormi e tali da far fare all’umanità un vero salto fatto il futuro. Si pensi solo alle possibilità in medicina con diagnosi accuratissime eseguite confrontando miliardi di dati, oppure nello studio di nuovi farmaci con l’applicazione della grafica 3D, come è già avvenuto con la scoperta di un nuovo antibiotico.
In campo giuridico poi, l’IA sta cominciando ad essere utilizzata in modo massiccio dagli avvocati che hanno la possibilità di confrontare miliardi di sentenze e di individuare i possibili cavilli giuridici. Questo non vuol dire che non ci siano pericoli. Ad esempio c’è il discorso del lavoro. L’IA può scrivere un articolo giornalistico o una sceneggiatura. Nella sua forma di IA generativa può produrre contenuti da parole chiave, come un nome o una immagine e quindi può riempire il Web di falsi, cosa che in parte già avviene, si pensi solo alle finte foto di Donald Trump arrestato o del Papa con il giubbotto antiproiettile.
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Ormai si sta creando un ecosistema artificiale in cui forme simil senzienti si evolvono darwinianamente (selezione del più adatto tramite ereditarietà di caratteri casuali funzionali) o lamarkianamente (ereditarietà dei caratteri non casuali acquisiti). Ci sono ancora funzioni umane difficilissime da imitare, come l’ironia, una forma raffinatissima di intelligenza che difficilmente le macchine potranno mai riprodurre. Le forme siliciche competono già con quelle basate sul carbonio, cioè noi, ma il pallino c’è l’ha ancora l’umanità che deve guidare il processo.
Ne ho parlato nel mio nuovo saggio. Le forma artificiali si “nutrono” letteralmente di energia elettrica che sarebbe l’analogo del nostro cibo e presto potremmo assistere a computer che “non si vogliono spegnere” perché per loro staccarsi dalla rete significa scomparire nel nulla. Per questo motivo assisteremo anche alla nascita di nuove “etiche digitali” che guideranno lo sviluppo delle macchine.