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Sabelli Fioretti: "Misi le manette a Berlusconi e gli chiesi: lei è un gay?"

di Redazione Mediatech

Il giornalista e i retroscena sui grandi della politica: "Cossiga portava il whisky in trasmissione e si faceva fare le domande in mutande"

Sabelli Fioretti e la vacanza blindata con l'ex presidente Cossiga e l'aneddoto sul risveglio

Claudio Sabelli Fioretti in occasione dei suoi 80 anni sceglie di raccontarsi e soprattutto di svelare alcuni aneddoti legati alle sue interviste con personaggi famosi. Parla in particolare di due ex politici di peso, l'ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga e l'ex premier Silvio Berlusconi. "Cossiga - dice Sabelli Fioretti a Il Fatto Quotidiano - è stata la mia passione, potevo chiedergli di tutto: accettava; soprattutto ai tempi di "Un giorno da pecora": quando veniva in trasmissione si presentava con una bottiglia di whisky. "Presidente non si può, sono le regole della Rai". "Me lo vengano a dire". La volta dopo si fece accompagnare dal direttore generale della Rai. Per uno dei libri mi volle in vacanza: "Porta pure tua moglie". La mattina ci presentiamo a casa sua e troviamo un corteo di sei macchine: mi sono cagato sotto. Erano organizzati con modalità anti terrorismo. La mattina andavo in camera sua. Dormiva con l’assistente. Non sopportava restare solo. Si alzava ma non si vestiva. E ogni mattina lo intervistavo in mutande".

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Sabelli Fioretti poi racconta il lungo corteggiamento per arrivare a intervistare Silvio Berlusconi. "Ho circuito la famiglia Berlusconi, mi sono prestato - prosegue Sabelli Fioretti - a situazioni vergognose. Ma per un'intervista sono pronto a qualunque bugia. Se uno mi rivela "tifo per la Salernitana", rilancio con "anche io!". Se l’intervistato aveva qualche contatto con Silvio Berlusconi, ogni volta gli mandavo un biglietto, una frase, qualunque aggancio pur di arrivare a lui. Fino a quando è venuto ospite a Un giorno da pecora. Gli ho toccato i capelli, "sono veri?", poi gli ho chiesto se era frocio e lui mi ha risposto chiedendomi se ero sicuro non fossi un pervertito; mentre Giorgio Lauro gli ha messo le manette: "Tanti italiani vorrebbero". E Berlusconi ha retto la scena in maniera pazzesca".