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Politica
Federica Gasbarro, la cocca di Di Maio attaccata dal gruppo Fridays for future
Federica Gasbarro

Federica Gasbarro, cocca di Di Maio, "approfitta degli spazi concessi per accrescere la sua immagine personale e dare una visione edulcorata delle proteste”

Luigi Di Maio non aveva finito di crogiolarsi per la candidatura strumentale di Federica Gasbarro, la “Greta de noantri”, che è arrivata pronta e lesta una sonora mazzata che getta ombre sulla legittimità del suo ruolo. Dichiarava infatti a gennaio il movimento Fridays for future: “Federica non rappresenta in maniera ufficiale il pensiero dietro il nostro movimento contro i cambiamenti climatici, Federica è stata più volte richiamata dal movimento per aver approfittato degli spazi concessi per accrescere la sua immagine personale e dare una visione edulcorata delle proteste”.

La notizia, come prevedibile, scoperta casualmente, ha cominciato a girare sul Web procurando grattacapi all’ex capo politico del Movimento Cinque Stelle. Insomma, la piccola Greta italiana era già stata messa in mora dalla sua stessa organizzazione e quindi non rappresenterebbe i tanti piccoli Greti e le tante piccole Grete come si sperava. Infatti per farsi prendere lei le aveva raccontato che solo a Roma l’organizzazione rappresentava ben 200.000 giovani e gli iscritti aumentavano in continuazione.

Di Maio è sbiancato e gli è preso un colpo. Dopo la fondamentale alleanza con il Partito Animalista Italiano pensava di aver fatto il colpaccio che gli avrebbe portato i voti degli ambientalisti estremi, magari pure quelli che ti bloccano il raccordo facendo imbufalire gli ambientalisti e che ti scopre? Che forse la ragazzina -che ha le guance addobbate con strisce verdi come gli indiani irochesi- gli aveva rifilato il “pacco” e non rappresentava quindi la grande organizzazione giovanile che sperava.

Se fosse vero il povero Giggino, per una giusta vendetta del destino, sarebbe stato gabbato dalla scaltra attivista. E pensare che il ragionamento lineare di Di Maio era quello di acchiappare due piccioni con una sola fava e cioè sia i giovani che l’ambientalismo. Si dice che Bruno Tabacci, fondatore insieme a lui di Impegno civico, l’abbia chiamato nero come la pece e gli abbia comunicato tutto il suo malcontento per l’ennesima corbellata. Chissà chi è stato a consigliare al povero Giggino la furba ragazzetta. Certamente qualcuno che non gli vuole bene o una persona che non ci capisce niente di ambiente.

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