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Politica
Ferragni? Incarna i valori liberal. Da influencer a... 'candidata' premier

Chiara Ferragni manifesto dei valori liberal. Da influencer a 'candidata' premier

Se volete scatenare il dibattito in qualsiasi situazione, che sia una cena fra amici o una riunione di lavoro, pronunciate la parola magica “Ferragni”. I presenti si divideranno in “Ferragners”o in strenui detrattori della fashion blogger, influencer, imprenditrice, nel bene o nel male, figura iconica del nostro tempo.

I primi assoceranno Chiara Ferragni a quelli che secondo loro sono i mali della società contemporanea: esibizionismo sui social media, superficialità, uso ipocrita della politically correct per fini personali.

I secondi la vedranno non solo in maniera positiva ma, curiosamente, con caratteristiche quasi speculari ai primi: spontaneità, simpatia, profondità e difesa disinteressata dei diritti civili.

Davanti allo stereotipo della bionda, bella, magra, alta e ricca è facile dividersi in opposti schieramenti. Ma è un dibattito tutto sommato sterile.

Non mancano le analisi delle sue imprese imprenditoriali, già più interessanti perché i numeri danno una misura oggettiva del successo, oltre le opinioni.

Chiara Ferragni
 

La vera rivoluzione del personaggio è però la sua complessità, l’insieme di tutte le caratteristiche molto sfaccettate che la fanno uscire da ogni stereotipo. Proviamo elencarne alcune oggettive: donna, brava in quello che fa, imprenditrice, mamma, persona che esprime delle opinioni.

Questo mix diventa esplosivo se unito a milioni di follower, perché a differenze del femminismo vecchia scuola (rappresentato oggi da Michela Murgia, come ha argomentato anche il direttore del foglio Cerasa in un recente articolo), dove i messaggi sono urlati ed esplicitati, nel caso di Chiara Ferragni la testimonianza femminista è la sua vita stessa, il suo esempio. Il messaggio è lei, è implicito, e per questo ancora più forte e rivoluzionario.

È un femminismo nuovo non solo nelle modalità ma anche nei contenuti. Milioni di ragazze imparano che si può essere belle e seducenti ma anche imprenditrici e pensanti, senza mortificare la propria femminilità, ma al contrario, valorizzandola.

Dal punto di vista politico la figura di Chiara Ferragni è un chiaro manifesto liberal nel senso americano-valoriale del termine e liberista in senso economico. Un miscuglio che anche in questo caso esce fuori dagli schemi e che, al di là delle schermaglie politiche tattiche con la Regione Lombardia sui vaccini, ha già una potente forza politica inerziale che, fra qualche anno, potrebbe irrompere alla Presidenza del Consiglio. Se ci si pensa bene le carte ce le ha tutte.

Qualcuno a destra (ma anche a sinistra) l’avrà capito? Chissà. Ad ogni modo la battaglia, anche se inconsapevole, è già in corso.

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