Politica
Marina si prepara al ko di Meloni. Trasformare FI e Piersilvio leader. Inside

La famiglia Berlusconi è convinta che il governo di Centrodestra non durerà moltissimo e quindi...
Forza Italia si prepara al dopo. I movimenti di Fedele Confalonieri e di Gianni Letta
Dietro c'è Marina Berlusconi. Il progetto, ambizioso e a medio-lungo periodo, è quello di trasformare Forza Italia in un nuovo contenitore politico moderato, liberale ed europeista che, in prospettiva, scelga di volta in volta se allearsi con la destra di Giorgia Meloni o con il Centrosinistra. Una sorta di ago della bilancia e di punto di riferimento in chiave democristiana del quadro politico.
Tutto parte dall'assunto che secondo la primogenita di Silvio Berlusconi la presidente del Consiglio sia in grande difficoltà e molto probabilmente non riuscirà ad arrivare fino al termine della legislatura nel 2027. Per diversi motivi: per l'isolamento a livello europeo, per la procedura di infrazione di Bruxelles sui conti pubblici e la difficoltà a mettere in piedi una Legge di Bilancio che accontenti gli appetiti dei partiti della maggioranza, per l'assalto delle opposizioni con i referendum contro l'autonomia regionale differenziata e contro il premierato e ovviamente anche per le divisioni a livello europeo in tre gruppi del Centrodestra in particolare sulla posizione nei confronti di Ursula von der Leyen e della nuova Commissione Ue.
L'attivismo di Fedele Confalonieri, spesso a Roma dove ha incontrato esponenti azzurri ed ex forzisti, si inquadra proprio in questo progetto di Marina Berlusconi della trasformazione di Forza Italia in un contenitore che possa comprendere centristi come le ex Mariastella Gelmini e Mara Carfagna ma anche Enrico Costa (ora in Azione). Essere pronti, dunque, a ogni evenienza. Anche al possibile tracollo del governo, magari sulla Legge di Bilancio per il 2025.
Per quanto riguarda il leader, al momento resta la fiducia piena in Antonio Tajani, che alle elezioni europee ha superato la Lega, ma in prospettiva c'è sempre la possibilità che a scendere in campo direttamente sia Piersilvio Berlusconi (non Marina) e in quel caso, ovviamente, il figlio del Cavaliere diventerebbe il numero uno di Forza Italia.
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Da qui si spiegano anche le uscite liberali e anti-populiste, praticamente di sinistra, della famiglia Berlusconi sui diritti civili. Proprio per segnare la distanza con Fratelli d'Italia e soprattutto con Matteo Salvini.
Altro grande attore, dietro le quinte, è Gianni Letta, profondo conoscitore del Palazzo, del potere e che starebbe anche lui tenendo relazioni aperte ai massimi livelli con partiti centristi (Renzi e Calenda) e anche con i moderati del Pd (come Lorenzo Guerini e Dario Franceschini).
Il progetto è chiaro, con la famiglia Berlusconi e la sua potenza di fuoco di televisioni e soldi e con Meloni che ormai, come si dice, ha perso l'upside. Vedremo nei prossimi mesi (o settimane se la situazione politica nella maggioranza precipita) gli sviluppi.