Politica

Governo, Tajani: "Nomine, abbiamo scelto l'efficienza. Nessuna rivoluzione"

Di Alberto Maggi

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ad Affaritaliani.it. Intervista

Parlamento Ue, Tajani: "Una maggioranza tra Popolari, Conservatori e Liberali sarebbe la migliore e la più omogenea"


"L'obiettivo era fare bene e mettere le persone giuste al posto giusto. E così abbiamo fatto. Non c'era alcuna intenzione di fare una rivoluzione". Con queste parole il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani commenta con Affaritaliani.it le nomine fatte ieri dal Consiglio dei ministri. "Abbiamo scelto la linea dell'efficienza".

"Per quanto riguarda la Farnesina, su mia proposta è stato nominato come segretario generale Riccardo Guariglia, una persona che ha fatto carriera senza chiedere nulla a nessun politico, che non è stato nei palazzi romani. Un diplomatico, indipendente che non ha mai scodinzolato attorno a nessuno".

Alla domanda se si sia arenato il progetto di Silvio Berlusconi di un nuovo partito unico del Centrodestra, dopo le risposte di Fratelli d'Italia, Tajani risponde sicuro e deciso: "Intanto vinciamo le elezioni regionali in Lombardia e nel Lazio anche senza partito unico, poi si vedrà. La proposta di Berlusconi è per il futuro".

E infine gli equilibri politici al Parlamento europeo in vista delle elezioni europee del 2024. L'obiettivo, considerando anche il recente incontro Meloni-Manfred Weber, è un accordo Popolari-Conservatori che mandi la sinistra, quindi i Socialisti, all'opposizione? "Il punto non è mandare i Socialisti all'opposizione ma avere dopo le elezioni una maggioranza che rispetti la volontà degli elettori. Ritengo che una maggioranza tra Popolari, Conservatori e Liberali sarebbe la migliore e la più omogenea. Poi decideranno gli elettori, ma dubito che il prossimo anno vincano le sinistre", conclude il vicepremier e ministro degli Esteri.